Marco Roveretto si è già portato avanti e se il Cjarlins Muzane si muoverà domani mattina, con partenza alle 8.30 destinazione Arzignano, l'esterno offensivo oggi si trova nella sua casa di Vicenza, a una quindicina di minuti appena dallo stadio Dal Molin, il teatro dello storico debutto dalla creatura di Vincenzo Zanutta nella quarta serie.
Roveretto conosce quel rettangolo come le sue tasche, avendo disputato due stagioni, anche se non intere, nell'Union ArzignanoChiampo, compresa quella più recente prima di tornare a giocare nel suo Friuli. Marco con l'Arzignano ha disputato 35 gare in serie D e timbrato 9 reti. Lo abbiamo interpellato per sentire quali sono le sue aspettative e le sue sensazioni.

Che ambiente è quello del Dal Molin?
"Non eccessivamente caldo. Il rettangolo di gioco è grande, una specie di areoporto con la pista di atletica e tanto spazio. Confido che lo stato del terreno sia migliore di quello degli scorsi mesi che non era esaltante".
Roveretto, cosa può dirci della sua ex squadra?
"Poco, nel senso che rispetto allo scorso campionato sono rimasti due-tre giocatori. Hanno rivoluzionato la rosa, e costruito una squadra che sulla carta dovrebbe poter dire la sua nella corsa per il primo posto: insomma, per noi domani sarà durissima, anche se troveremo una formazione probabilmente ancora in rodaggio e alla ricerca della miglior intesa. E di ciò dovremo provare ad approfittarne".
Anche il Cjarlins Muzane ha cambiato e sta inseguendo un'identità tattica e di gioco...
"Sì, ma a livello di gruppo non è stato difficile legare; personalmente, molti dei ragazzi che ho trovato già li conoscevo, quindi abbiamo subito fatto quadrato. Dovremo quindi sfruttare la coesione del gruppo, aiutarci l'un con l'altro, e metterci voglia e cattiveria per portare a casa un risultato positivo. E' giusto crederci". 
Come sta Marco Roveretto?
"Non sono al massimo, ma non sono lontano dal massimo: dopo un mese di preparazione con un paio di settimane di scarico ancora dovrei arrivare vicino al top della condizione, e ciò vale, credo, anche per i compagni".
Fin qui mister Lugnan l'ha utilizzata da seconda punta...
"Mi trovo più a mio agio da esterno nel tridente offensivo o da tornante nel 4-4-2, ma non ho mai avuto remore a mettermi completamente a disposizioni delle scelte dei tecnici, e ciò vale anche per quello che chiede e mi chiederà di fare mister Lugnan. Stiamo lavorando sodo per far funzionare il 4-3-1-2, un modulo non semplice, ma che ha i suoi punti di forza. Al di là di questi aspetti, che concernono le scelte del tecnico e dei suoi collaboratori, ribadisco che conteranno determinazione, motivazioni, voglia, concentrazione, spirito e capacità di soffrire".
Lei conosce bene la categoria e molte delle squadre del girone C: che campionato si attende?
"Un campionato particolarmente impegnativo, perché noto che è aumentato il numero di formazioni che sperano di vincerlo e non vedo presenti squadre-materasso. Insomma, sulla carta ci sarà parecchio equilibrio e nessuna partita sarà semplice o dall'esito scontato".
Ha in serbo per domani il gol dell'ex ?
"Quello che conta è di cominciare a mettere fieno in cascina; non dimentichiamoci che ci è toccato in sorte un avvio di campionato davvero impegnativo". 
Le ultime dal Cjarlins Muzane danno intanto per disponibili tutti i calciatori in rosa a eccezione degli infortunati Ciriello e Frezza, quest'ultimo bloccatosi all'inizio di questa settimana. (alexmag)

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