Mentre un (giovane) rappresentante dello staff del Sud Tirol si è presentato in sala stampa per scusarsi per l'assenza del “suo” allenatore Paolo Zanetti (sgusciato via dalla zona spogliatoi nel post-partita, lasciando a mani vuote in primis una televisione in attesa del suo arrivo ma anche il resto della stampa), il tecnico della Triestina Giuseppe Sannino ha commentato così la sfida dei suoi, valevole per la quarta giornata del girone B di serie C. “E' stata una partita difficile contro una squadra chiusa, che l'ha portata sui binari più congeniali. La Triestina ha disputato una partita di gran intensità e sacrificio. Certe volte si possono perdere questo tipo di partite perchè vuoi vincere e concedi campo aperto. E infatti Perisan ha fatto una bella parata così, mentre voglio rivedere il gol loro. Noi abbiamo avuto delle buone occasioni, la Triestina voleva fare gioco e gol, anche se le percentuali sotto porta non ci hanno premiato. Ho fatto i complimenti ai ragazziquando sono andato nello spogliatoio perchè sono stati bravissimi e hanno sempre provato a manovrare, ma talvolta su questo campo così grande bisogna fare un tocco in più. Abbiamo continuato la striscia positiva, per quanto si debba cercare comunque di vincere. E il pubblico ci ha sostenuto pure quando eravamo sotto, anche se il calcio è fatto di risultati. Petrella? L'aspetto fisico conta e la mia idea era di inserirlo per mettere in difficoltà i lungagnoni del Sud Tirol, ma avevo già rischiato a un certo punto con le quattro punte...La mia espulsione? Mi agito in panchina, la serie C è questa, ma io sto con gli arbitri e poi ho scelto una postazione da cui poter vedere ancora il gioco. I cinque cambi? Si dovrebbe essere in due per gestire sostituzioni e panchina lunga... In ogni caso questa squadra ha un'anima giusta”.

Così invece Filippo Porcari (centrocampista della Triestina): “Nel primo tempo loro hanno giochicchiato e fatto gol; noi ci siamo comportati da squadra, ci sono armonia di gruppo e spirito di squadra e con questi abbiamo recuperato lo svantaggio. Con un tiro il Sud Tirol ha fatto quasi due gol. Non era facile giocarvici contro, perchè sta facendo bene in categoria da anni. Volevamo vincere in casa, ma ci sarà tempo per farlo....Le varie squadre verranno sempre qua per chiudersi e portare via un punto, ma noi dobbiamo restare umili e lavorare per migliorare sul giocare in velocità. Se ascolteremo il mister, i risultati arriveranno. Solo due gol in casa (in campionato, mentre quattro ne sono stati segnati in coppa contro il Mestre, ndr)? Una casualità, siamo stati bravi a recuperare stavolta con un bell'inserimento di Acquadro che ha portato al rigore poi trasformato da Bracaletti, mentre Arma aveva fatto una bella rete di testa contro la Reggiana. I cinque cambi? Ci sono i pro e i contro, possono essere utili per chi sta perdendo. Noi siamo un bel gruppo e una famiglia, si lavora come tali e se dovessi andare io in panchina, non sarebbe un problema per questo. E mi sono trovato bene con tutti i compagni di reparto che finora hanno giocato con me proprio per questo”.

E Samuele Perisan (portiere prestato dall'Udinese alla Triestina): “Stavolta abbiamo incominciato la partita così così e abbiamo preso gol su calcio d'angolo in tal modo. C'è stato un contrasto su Troiani, che voglio rivedere...e Costantino ha segnato. L'avvio poteva essere migliore, poi abbiamo fatto di più e abbiamo fatto meglio. Il secondo tempo non è stato come quello contro la Reggiana. Essere chiamati in causa solo un paio di volte? Bisogna essere reattivi, non abbassare la guardia e restare concentrati. Il gruppo c'è ed è molto unito, la squadra c'è e nella ripresa abbiamo fatto molto meglio rispetto a quanto fatto contro la Reggiana nella seconda parte. Stavolta siamo stati più compatti. Giocare sotto la spinta dei tifosi? E' stato bellissimo essere nella porta sotto la curva, abbiamo avuto una grande spinta dai tifosi. Il mio mister (dei portieri, ndr)? E' giovane e bravo a seguire noi tre portieri, sono molto contento di come lavoriamo. Sannino? E' un allenatore che vuole sempre giocare sia in casa che fuori. Si deve battagliare ed essere undici leoni”.

Massimo Laudani

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