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Edizione provinciale di Udine


IL DERBY - Un Futsal garibaldino spaventa l'Udine City

Dieci gol e giusto pareggio nel match giocatosi al Palacus. Ma Sironi e soci erano avanti 5 - 2…Della Negra: ”Con un cambio in più avremmo potuto vincere. Ma sono contento della prova dei miei”. Pittini: “Brusco ritorno alla realtà. Ottima, comunque, la nostra reazione: nel secondo tempo si è praticamente giocato a una porta”

Un derby decisamente divertente, farcito di reti, parecchio corretto (come, storicamente, lo sono le sfide tra le due formazioni cittadine: è non è cosi scontato) e con diversi cambi da padrone: ai posteri viene tramandato un risultato di  parità e - soltanto per differenza reti - l’Udine City pianta la propria bandierina in cima al girone di Coppa, lasciando al Fustal Udinese il secondo posto. Ma la rinnovata formazione di Della Negra, avanti anche sul 5 - 2 all’8’ dal secondo tempo, ha cullato a lungo il sogno di un “sugoso” e beneaugurante successo.

LE RETI - Il Fustal Udinese sorprende i rivali con Cedarmas dopo 9’ ma, a quel punto, le chances per i bianchi sono almeno quattro. La banda Pittini, però, reagisce emotivamente e al 17’ passa due volte in rapida successione: Sansica (servito da Alessandro Barile) e Turolo ribaltano, infatti, lo score. Match in discesa? Nemmeno per sogno. Lo scatenato Sironi (reduce da un grave infortunio al ginocchio e di gran lunga il migliore in campo) imbraccia la doppietta - pregevole, in occasione della prima stoccata, l’assistenza di Marchiori- cosi, al riposo, il Futsal Udinese conduce 3 - 2.

Nel secondo tempo ci si attende la reazione di Turolo e soci, ma Monsalve Sarta e Dorbolò allargano il divario: 5 - 2 e “sorpresina” quasi confezionata. Pittini suona allora la carica. Alessandro Barile (in uno dei rari lampi di una serata non esaltante) accorcia e, al 14’ Sansica, al culmine di un duetto Goranovic – Turolo, timbra il 4 - 5. Pittini estrae allora da cilindro il portiere di movimento: la “magata” paga perchè al 18’ l’imprevedibile Mattiussi firma il pareggio. Prima del traguardo due tiri liberi (uno per parte) potrebbero decretare un vincitore. Però, prima Del Mestre si oppone a Goranovic; poi Martin non sentenza Verdicchio (56 anni lunedi scorso, ma voglia e grinta di un ventenne), gonfiando la rete di… protezione. Ha arbitrato - senza scontentare gravemente nessuno - Gallas di Udine, coadiuvato da Zerbinati e Carboni.

HANNO DETTO. “Alla fine è emersa la loro qualità – osserva Luca Della Negra – anche se, senza nulla togliere a coloro che sono scesi in campo, con un cambio in più avremmo potuto gestire meglio il vantaggio e, forse, portarla a casa. Pellegrino e Collevati, ad esempio, ci avrebbero fatto comodo. Sono comunque contento della prestazione dei miei: viste le tante facce nuove, siamo sulla buona strada in vista del campionato. Sironi ? Giocatore di altra categoria”.

“E’ stato un brusco ritorno alla realtà – analizza, spietato, Tita Pittini – anche se devo riconoscere che loro sono una buona squadra e considero Della Negra il miglior allenatore in regione. Dopo il sottoscritto? Naturalmente…Noi possiamo e dobbiamo fare molto meglio, anche se segnalo la grande reazione del secondo tempo, durante la quale si è praticamente giocato ad una sola porta. Manzano nei quarti ? E’ ormai passato qualche anno, sarà una gara come un’altra. Anche perchè la disputeremo in casa nostra”. (rozan)



 

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  Scritto da La Redazione il 06/10/2018
 

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