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Edizione provinciale di Udine


UDINESE - De Paul bianconero sino al 2023

Allungato il contratto del fantasista, nuovamente convocato in Nazionale. "Fondamentale la fiducia di Velazquez. Fino a quando resterò a Udine darò il massimo". Pradè: "Giocatore di enormi potenzialità, deve migliorare in fase realizzativa e di scarico palla"



La classifica singhiozza (sarà anche il calendario ingrato, mah…), i dubbi sulla squadra ancora gravano come i nuvoloni di queste catastrofiche giornate autunnali, ma intanto - forse anche per distogliere un pochino l’attenzione - l’Udinese è attiva sui contratti. E se avevano già allungato Samir, Lasagna (entrambi a scadenza 2023) e Stryger Larsen (2022), alla lista si aggiunge ora Rodrigo De Paul: il fantasista argentino ha infatti sottoscritto un accordo sino al 2023. Il che non significa, ovviamente, una permanenza automatica del giocatore in Friuli per i prossimi cinque anni. Ma questa sarà, eventualmente, un’altra storia.
“Siamo partiti da una situazione complessa per arrivare alla massima condivisione - osserva il responsabile dell’area tecnica Daniele Pradè – e siamo felici che Rodrigo abbia sposato il progetto. Dove deve migliorare ? Ha potenzialità enormi in fase realizzativa e deve migliorare nello scarico immediato della palla”.

Come possiamo definire il momento del club?
“I tifosi ci chiedono di vincere. Il prolungamento con De Paul è l’ennesima dimostrazione che stiamo lavorando in tal senso e abbiamo voglia di crescere, curando ogni piccolo dettaglio. E continuando cosi, arriveranno anche le vittorie”.

SOSTIENE RODRIGO - “Sono contento del rinnovo e fiducia nella società - ha esordito De Paul - adesso però devo ricambiare e dimostrare in campo. In estate ho parlato con il mister e il direttore della mia situazione particolare: con due parole mi hanno fatto capire quello che volevano e li è tutto finito. O meglio, cominciato”.

L’esperienza in Nazionale continua: fai parte della lista dei convocati per i due prossimi test.
“Sono contento, il sogno di tutti i calciatori è quello di arrivare li. L’Argentina ha tanti giocatori, siamo una squadra giovane e stiamo lavorando bene. Dopo Empoli ci saranno queste due amichevoli: sono pronto. Tutti mi hanno accolto bene, con Dybala e Pereyra andiamo molto d’accordo”.

Hai già raggiunto quota cinque (gol): obiettivo?
“Il primo è quello di disputare una grande gara con il Milan: cercherò di fare le cose giuste per aiutare la squadra. Sarò contento se, quando andrò a casa, Kevin (Lasagna, ndr) o qualcun altro avrà segnato gol che valgono punti. Non penso solo a me stesso”.

Il numero 10 che ti ha preceduto si è legato a lungo all’Udinese…
“Questo è un grande club, che non ha niente da invidiare a nessuno. Quello che fatto Di Natale non lo può ripetere nessuno: quando sono arrivato e ho preso quella maglia cosi pesante sono stato ammazzato dall’ambiente. Ma, ogni qualvolta la indosso, dò sempre tutto: due anni fa ero un ragazzo, qui mi hanno aperto il cuore. Voglio perciò ringraziare l’Udinese, i tifosi e i giocatori che hanno giocato con me”.

Che cosa c’è alla base dei tuoi progressi?
“Voglio sempre migliorare, lavoro per quello: e avere da subito la fiducia del mister è stato importante. Poi si deve dimostrare in campo, ma la fiducia cambia tutto. Il rapporto tra me e il mister è stato fondamentale: poi è lui a decidere. Posso essere impiegato da mezzala, trequartista o ala: in ogni caso devo dare sempre il massimo”.

Dove devi migliorare?
“Il calcio bello: tutti possono dire quello che pensano. Devo progredire in tutto, perché si può sempre fare progressi. Con lo staff guardo anche i video, lavoriamo su quello che ho sbagliato. Cercando di migliorare ogni giorno”.

Come mai ti sei “rivelato” cosi tardi?
“Sono arrivato in Europa a 19 anni: a Valencia ho anche giocato la Champions. Per ora sono contento, ho solo 24 anni e ma non guardo indietro. E’ la terza stagione a Udine, ho disputato quasi 70 partite, voglio continuare cosi”.

Contro il Milan, nel gennaio 2017, il tuo primo gol italiano…
“Sono sicuro che faremo grande gara. Se verrà anche il gol sarò felice. L’importante è vincere, non importa chi segna”. 

Roberto Zanitti



 

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  Scritto da La Redazione il 02/11/2018
 

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