L'atteso derby d'alta quota tra Riviera e Arteniese (Seconda categoria, girone B) è stato deciso dal rigore assegnato dall'arbitro D'Ambrosio di Pordenone e trasformato dal bomber di casa Johan Perez. Il match aveva imboccato la fase discendente, e il risultato era sull'1-1. Il Riviera stava per battere un calcio d'angolo quando, tra lo stupore dei tanti presenti (oltre 300 in tribuna), il direttore di gara ha decretato la massima punizione, probabilmente per punire qualche contatto avvenuto in area di rigore. La decisione è apparsa singolare e, chiaramente, ha mandato su tutte le furie l'Arteniese, con i suoi dirigenti che a fine gara non hanno controfirmato il rapportino redatto dall'arbitro. Il presidente biancazzurro, Alessandro Marangoni, sottolinea: "Questo rigore è pesantissimo, potrebbe anche decidere l'esito del campionato; siamo sotto choc, non riusciamo a comprendere una decisione che credo non si sia mai vista su un campo di calcio. E lo dico con rammarico e senza nulla voler togliere agli amici del Riviera, con i quali i rapporti sono cordiali e collaborativi. Anche tra i giocatori c'è amicizia e rispetto, e infatti la partita è stata tirata ma corretta e leale. Secondo noi si è trattato di un errore tecnico, che ha falsato il risultato della gara, tanto più perché in seguito alle proteste per la concessione del penalty è stato espulso il nostro Forgiarini. Vedremo quello che si potrà fare, valuteremo anche l'ipotesi di presentare un ricorso". 
Il derby ha visto un primo tempo molto combattuto e piuttosto bloccato tra due squadre consapevoli dell'importanza della posta in palio: l'Arteniese passava in vantaggio al 32' grazie a Marcuzzi, che sfruttava una disattenzione della difesa di casa. La risposta del Riviera giungeva quasi allo scadere della frazione, con una giocata devastante dell'ex Johan Perez Sosa. Al tirar delle somme, primi 45' equilibrati, con una leggera prevalenza dei biancorossi. 
Dopo il rigore del 2-1 un'Arteniese in dieci usciva alla distanza, mettendo in grosse difficoltà la formazione di Del Medico, che rischiava di capitolare più volte nel finale, quando il palo diceva di no a Bettio, momento culminante del generoso assalto portato dai biancazzurri, che avrebbero meritato, tutto considerato, la divisione della posta.