E’ finita. Ma può ricominicare. Perché la Sanvitese va in Promozione con dignità. Notte di commozione, soprattutto. Ha pianto sotto il cielo di Manzano l’undici di Ermanno Tomei per aver visto sfumare la salvezza, al termine di una gara sfortunata. E’ difficile trovare le parole, molto difficile, perché il verdetto del campo brucia maledettamente, ma il condottiero dei fraticelli non si tira indietro, non lo ha mai fatto e non lo fa nemmeno ora che le cose sono andate nel verso sbagliato “Non devo rimproverare nulla ai ragazzi – esordisce Tomei - sono stati encomiabili. Li ringrazio tutti indistintamente, perché hanno ribadito a Manzano di essere squadra e di possedere tutti i requisiti per l’Eccellenza. Purtroppo la fortuna non ci ha assistito e ora stiamo qui a commentare la retrocessione. Ma se c’era una squadra che meritava di vincere questa era la Sanvitese”.
La gara di Manzano è stata lo specchio della stagione…
“Purtroppo si, giochiamo con ottima intensità, creiamo le occasioni per fare male, ma sbagliamo troppo al momento di finalizzare. Ci era già successo nel finale del campionato e si è ripetuto ieri sera. Non sono mai stato fortunato nella mia carriera, quello che ho seminato l’ho fatto con lavoro e dedizione e rispettoso dei valori sportivi”.
Il palo di Paciulli grida ancora vendetta?
“Bastava un centimetro e la palla sarebbe entrata, avrebbe risolto la gara. A volte gli episodi determinano il risultato e ti condannano e così è stato. Nell’unico errore della difesa abbiamo subito il gol del pareggio nel finale di gara. Peggio di così”.
Fortuna a parte cosa vi e’ mancato per centrare l’obiettivo?
“ E’ un argomento che abbiamo preso in esame più volte. La nostra difficoltà oggettiva è stata la rosa corta. Anche ieri avesssimo avuto dei cambi di qualità, non avremmo sicuramente perso. Purtroppo in panchina avevo solo dei bravi giovani. che non potevano per esperienza e gamba sostituire gente come Sedivec, rimasto in campo per pro forma, causa problemi fisici o altri giocatori. La Manzanese ha inserito gente come Luis Della Pietà, Bergamasco e Tosone che non hanno bisogno di presentazione. I cambi hanno sicuramente influito nel complesso della gara”.
La Sanvitese in Promozione che effetto fa?
“Nel calcio può succedere, ma non bisogna drammatizzare oltre il necessario, la Sanvitese ha tutte le forze per reagire, dal presidente a tutti i collaboratori e agli splendidi tifosi, che ringrazio per esserci sempre stati vicini. Io sono una persona che metabolizza in fretta le cose e guarda già al futuro. Di sicuro non avremmo meritato di retrocedere, ma i biancorossi non muoiono, e sono convinto che sentirete presto riparlare di loro in Eccellenza”.
Tomei sarà ancora sulla panchina della Sanvitese?
“Non lo so, ora scarichiamo la tensione, poi si vedrà. Al momento mi sento di ringraziare il presidente e il direttore sportivo per avermi sempre supportato, il mio secondo Danilo Calderone, il preparatore dei portieri Gianpaolo Valentinuzzi, il fisoterapista Salvatore Ladu e per ultimo il factotum organizzativo Loris De Vit. San Vito sono loro e il mio rammarico più grande è quello di non essere riuscito a farli felici”.

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