“In un periodo di crisi del calcio italiano proporrei di offrire ai giovani calciatori l’opportunità di iniziare col calcio a 5 per affinare la tecnica e poi lasciarli liberi di valutare se passare al Calcio a 11. Anche nei massimi campionati italiani di futsal, però, la maggior parte dei giocatori sono naturalizzati, come avviene pure in Nazionale futsal, i talenti nostrani scarseggiano” dice Giovanni Poser, operaio trevigiano 32enne di Fontanafredda, da tre anni centrale difensivo e vicecapitano del Maccan Prata.

Agli ordini di mister Bovolenta è stato tra gli artefici della salita nel prestigioso campionato interregionale di Serie B futsal, “in tutta Italia esistono 8 gironi di circa 14 squadre cadauno. La migliore accede al campionato di Serie A2, l’ultima si gioca la permanenza in categoria con le outsider degli altri gironi. Da neopromossi ci stiamo comportando discretamente, navighiamo a metà classifica e quindi strizziamo l’occhio alla zona play off, consapevoli di dover combattere contro la corazzata Petrarca Padova, finora imbattuta, del Pallone d’Oro Adriano Foglia; la Fenice Mestre e Città di Mestre, il Villorba, il Mantova e il Trento.

Nella Coppa Divisione ho inoltre avuto la fortuna di giocare contro i campioni italiani della Luparense del Campione del Mondo argentino Taborda e del capitano Honorio, ex nazionale.”

Giovanni, dopo una nemmeno troppo breve esperienza calcistica (i trascorsi nelle giovanili della trevigiana Sanfiorese, gli under nazionali nella gloriosa Santa Lucia di Piave e quindi al Cordignano, poi l’Opitergina e quindi l’esordio in serie D di nuovo a Cordignano) a 19 anni ha deciso di lasciare il calcio per entrare nel mondo del calcio a 5 con gli amatori degli All Black di San Fior, nove lunghi anni in cui ha vinto le finali nazionali, iscrivendosi alla serie D veneta futsal.

“Tre anni fa ho colto l’opportunità offertami dal presidente Simone Maccan e del direttore sportivo Di Rosa, dopo essere stato visionato per pura coincidenza ad una partita. Sto vivendo annate ricche di soddisfazioni e non rimpiango il calcio a 11 perché il futsal permette di essere sempre nel vivo dell’azione, di toccare molti palloni e di avere ampia liberta e visibilità in 40 metri di campo, e pure di segnare.

Ci sono molte possibilità di inventiva e molti più schemi. Giocare al chiuso e al caldo è un’ulteriore stimolo. Non tornerei più al calcio. Anzi, il calcio a 5 è mediamente più interessante, i 20 minuti per tempo sono effettivi e in 40 metri, la palla rimane sempre vicina alle zone di pericolo. E’ uno sport molto spettacolare che consiglio anche agli appassionati del calcio.”

Le lunghe trasferte fuori regione non saranno un sacrificio vano. Il futuro di Giovanni sarà ancora con i gialloneri pratensi dove “mi aspetto di riuscire a trasmettere le mie conoscenze e la mia passione ad altri compagni e chissà, magari a qualche giovane.”

Mark Beyle

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