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Edizione provinciale di Udine


SERIE A FEMM. - Il Tavagnacco spaventa la Juventus

Mascarello illude, poi Bonansea e Franssi firmano il sorpasso. Nel finale, al 92’, clamoroso palo di Brumana a porta spalancata. Gran pubblico al “Friuli/Dacia Arena”: oltre 5000 i tifosi presenti, con qualche problema di… sistemazione

TAVAGNACCO – JUVENTUS   1- 2
Gol:  9st Mascarello, 21st Bonansea, 27st Franssi

TAVAGNACCO: Ferroli, Frizza (5st Cecotti), Filippozzi, Martinelli, Mella, Camporese, Tuttino, Mascarello, Catena, Brumana, Clelland. Allenatore: Cassia. A disposizione: Copetti, Erzen, Veritti, Tortolo, Cotrer, Benedetti.

JUVENTUS: Giuliani, Gama, Isaksen (40st Caruso), Salvai, Hyyrynen, Galli, Rosucci, Zelem (7st Boattin), Glionna (35st Cantore), Franssi, Bonansea. Allenatrice: Guarino. A disposizione: Russo, Franco, Lenzini, Sodini.

ARBITRO: Selvatici di Rovigo. Assistenti: Melchiorre di Gorizia e Salvi di Monfalcone

AMMONITE: Brumana, Filippozzi

NOTE: pomeriggio nuvoloso, terreno in ottime condizioni, spettatori 5mila circa. Recupero: 1’ + 4’

UDINE -La capolista non si batte. Undicesima vittoria in altrettante giornate: la Juventus tiranna della serie A gira, dunque, la boa di metà stagione a punteggio pieno. Nemmeno il Tavagnacco e la sontuosa cornice del “Friuli/Dacia Arena” (5mila spettatori, con qualche evidente problema di sistemazione: ma non era possibile rendere agibile l’intera tribuna?) incrinano le certezze del team di Rita Guarino, ma la formazione di Cassia non demerita, anzi: e stasera Paola Brumana – palo a porta vuota al 92’ – avrà qualche problema ad addormentarsi.

Un Tavagnacco volutamente raccolto (al centro della difesa rientra Filippozzi) subisce l’iniziale pressione della Juventus, sistemata altissima e pronta a piantare l’accampamento nella metà campo gialloblu. Di occasioni vere e proprie però, non c’è traccia. Tuttino e compagne provano ad uscire in palleggio, sguinzagliando una Clelland visibilmente limitata, però, dal recente malanno alla caviglia: Isaksen e Salvai vegliano comunque sulla temuta scozzese. Al 25’, al culmine di un pregevole fraseggio collettivo, Mascarello va al tiro: altissimo. Replica l’ex gialloblu Sara Gama, sempre dalla distanza: il risultato è identico. Al 31’ una sanguinosa palla persa di Salvai innesca Catena: Gama e la difesa bianconera rimediano a fatica. Bonansea, unica ad accelerare e puntare verso la meta, si beve due volte Frizza ma, sui cross, c’è sempre un ostacolo gialloblu ad opporsi. Al 36’ la stessa Bonansea impegna Ferroli; al 39’, invece, Glionna batte di prima intenzione dopo un’ avventurosa uscita del portiere di casa: pallone di poco sopra la traversa. Minuto 42’: su invito di Brumana, Catena – sempre lucida, avveduta ed essenziale nelle giocate, l’ex Jesina - scarica un rasoterra non troppo insidioso, sul quale Giuliani interviene in presa bassa. Sempre da fuori Tuttino al 45’: troppo semplice per preoccupare il nemico. L’ultimo acuto, in pieno recupero, è targato Camporese: il rasoterra risulta però ancora debole per sperare nell’estasi.

Il fluido gialloblu continua a scorrere e (dopo l’entrata in campo di Cecotti al posto di Frizza), al 9’ della ripresa, su angolo testardamente conquistato da Mella, il Tavagnacco va in vantaggio: cross di Mascarello, harahiri della difesa juventina – con i centrali ed il portiere a scontrarsi fantozzianamente - e palla in rete. La Juve si affida in prevalenza a Bonansea: dopo due indegni calci piazzati scaraventati in curva, la nazionale propone uno stuzzicante pallone a centroarea, che non incontra alcun piede amico. Ma è lo stesso numero 11 ad impattare. Corre il minuto 21: azione avvolgente, assist di Galli e conclusione imprendibile per Ferroli. E al 27’ il sorpasso è cosa fatta. Probabile fallo a metà campo su Brumana: la capitana si blocca, attendendo il fischio dell’arbitro. Che non arriva. Puntuale scatta, invece, il contropiede della Juventus che castiga con Franssi. Il Tavagnacco si rialza, resiste e al 47’ potrebbe raggiungere il meritato pareggio. Ma Brumana, da… zero metri, timbra la base del palo al culmine di una pregevole azione Catena – Mascarello. Finisce tra gli applausi, ma il rammarico di non aver almeno rallentato la marcia di Madama in rosa rimane.

Roberto Zanitti

LE INTERVISTE - Cassia: "Gara condizionata, ma non dovevamo fermarci!"

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  Scritto da La Redazione il 27/01/2018
 

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