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Edizione provinciale di Trieste


TRIESTINA - Milanese: la misura è colma, chiediamo rispetto

L'Amministratore della società interviene dopo l'arbitraggio di Carpi, ritenuto fortemente penalizzante. E si tratta solo dell'ultimo episodio di una catena...

Il post partita di Carpi-Triestina ha visto il solo Mauro Milanese in sala stampa, infatti né Carmine Gautieri né i giocatori hanno rilasciato dichiarazioni di comune accordo con la Società, il cui pensiero è stato esposto dall’Amministratore Unico alabardato dopo una gara contraddistinta dalla contestatissima direzione arbitrale del Sig. Gualtieri di Asti. La misura è abbondantemente colma e Mauro Milanese ne ha approfittato per esprimere il proprio parere a riguardo: “Raramente in vent’anni da giocatore e dieci da dirigente ho visto una cosa del genere. Carpi è una città sportiva e gli stessi spettatori oltre ai giocatori non avevano notato nulla, ci viene invece fischiato contro un rigore. A Vicenza un rigore inesistente a 4′ dalla fine di una partita praticamente portata a casa, oggi nove ammonizioni, due espulsioni, un rigore netto non dato su Granoche e uno inesistente dato contro. Il Capitano espulso senza motivo dopo aver fatto presente all’arbitro la direzione a senso unico, Ermacora protegge il pallone in vantaggio sull’avversario e non solo subisce una punizione contro ma viene punito con la seconda ammonizione, questo due minuti dopo aver subìto un rigore inventato. A Trieste non si vedono mai cose del genere. Noi abbiamo bisogno di punti e non cerchiamo alibi, ma questa è stata la partita di oggi. Poi la tifoseria dice che la squadra non si impegna, che è molle, ma oggi in nove abbiamo finito all’attacco con Costantino solo davanti al portiere. Oppure veniamo contestati perché non parliamo, non contiamo in Lega, perché Milanese non si fa sentire. Chiedo rispetto per la Triestina, perché questo rispetto non c’è e manca da un bel po’. Col Pisa, oltre alla sfortuna per una combinazione di risultati che l’anno precedente c’avrebbe portato in B, non siamo saliti di categoria per due rigori clamorosi negli ultimi dieci minuti. Un contatto netto su Procaccio con palla ormai passata e un colpo di mano degno di McEnroe, non dico una palla che sfila sfiorando il braccio, ma un vero e proprio colpo di racchetta. Noi in B non ci siamo andati anche per questi clamorosi episodi, quanto a errori contro direi abbiamo già ampiamente dato. Ma quest’anno le cose non è che stiano cambiando, anzi, se possibile è ancora peggio. Solo nell’ultima settimana a Vicenza una vittoria meritata vanificata nel finale da un rigore inventato, a distanza di tre giorni siamo qui ad assistere a una direzione a senso unico con nove gialli, due rossi, un rigore contro inesistente e uno netto non dato. Magari sarà stato ammonito qualcuno anche nel sottopassaggio. Il tifoso della Triestina credo abbia voglia di essere rispettato, la Società anche e sono qui a dirlo a chiare lettere, siamo stufi di questi metri di giudizio diversi. Ho giocato in Italia, in Inghilterra, in tante categorie e per fortuna in Serie A e nelle coppe europee, da giocatore e da dirigente ho avuto modo di conoscere i vari metri di valutazione. Al “Rocco” forse bisognerebbe mandare arbitri più esperti, quelli più giovani magari per ben figurare non vogliono subire la pressione di uno stadio bello e prestigioso come il nostro. Facciamo gli incontri con gli arbitri dove ci dicono i concetti del fallo di mano e che non conta più la volontarietà, poi ti capita che non vai in B per un colpo di mano di un difensore degno del miglior McEnroe, mancava solo la racchetta e la pallina da tennis. Queste sono cose palesi e indiscutibili, in tutti i sensi e in tutti i campionati. Va bene avere stile ed eleganza, siamo stati buoni anche in quella linea sottile che non ti fa andare in B tra l’ottantaduesimo e il novantaduesimo di una finale, ma qui le cose vanno sempre peggio. Trieste è capoluogo di regione, ha una squadra, una storia, una società ambiziosa che spende soldi e che è stufa di vedere cose come quelle successe oggi, per poi farsi contestare sentendosi dire che i giocatori non corrono e non si impegnano, mentre oggi anche in nove si è lottato e corso fino all’ultimo e avremmo strameritato almeno il pareggio. Da oggi grande attenzione agli arbitraggi, possono squalificare chi vogliono ma alzeremo la testa, perché non possiamo ancora rimanere lì a guardare”.

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  Scritto da La Redazione il 01/12/2019
 

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