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Edizione provinciale di Pordenone


PORDENONE - I neroverdi tornano in orbita. Decide Strizzolo

Seconda vittoria consecutiva alla Dacia Arena superando la Juve Stabia per 2-1. Di Gavazzi nel primo tempo e di Strizzolo nella ripresa i gol decisivi. La rete dei campani su calcio di rigore

PORDENONE – JUVE STABIA 2-1
Gol: 33′ Gavazzi, 74′ Di Mariano (rig.), 84′ Strizzolo

PORDENONE (4-3-1-2): Di Gregorio; Almici, Barison, Bassoli, Gasbarro; Misuraca, Burrai, Pobega; Gavazzi (86′ Mazzocco); Strizzolo, Bocalon (55′ Ciurria). A disposizione: Bindi, De Agostini, Stefani, Vogliacco, Chiaretti, Semenzato, Pasa, Tremolada, Candellone, Zammarini. Allenatore: Tesser

JUVE STABIA (4-3-3): Provedel; Vitiello, Tonucci, Troest, Ricci; Mallamo (82′ Germoni), Calò, Addae; Melara (55′ Canotto), Rossi (65′ Bifulco), Di Mariano. A disposizione: Russo, Allievi, Di Gennaro, Izco, Cissé, Mastalli, Fazio, Calvano, Buchel. Allenatore: Caserta

ARBITRO: Illuzzi di Molfetta, assistenti Marchi di Bologna e Lombardo di Cinisello Balsamo. Quarto uomo Sozza di Seregno.

NOTE: angoli 6-6. Ammoniti: Calò, Mallamo, Burrai, Tonucci, Gavazzi, Gasbarro, Addae, Germoni. Recupero: 1′ pt, 5′ st. Spettatori 2.345 (di cui 1.469 abbonati). Incasso 14.253 euro.

Il Pordenone torna a ruggire: la compagine neroverde infila la seconda vittoria consecutiva, dopo quella esterna di Empoli, superando meritatamente la Juve Stabia. Un successo casalingo che mancava dal dicembre scorso che ridà nuovamente slancio dopo un inizio di girone di ritorno piuttosto difficoltoso. Non si è trattato di una partita esaltante, anzi a tratti, condizionata dai ritmi piuttosto bassi, di un incedere noioso. Non per mancanza di agonismo, ma per una serie continua di errori in fase di impostazione. Prima frazione di gioco  avara di emozioni con uno sterile possesso palla da parte della Juve Stabia e un Pordenone guardingo in attesa di mettersi in moto con rapide verticalizzazioni.
Privo di Camporese, squalificato, Tesser rispolvera Barison al centro della difesa accoppiandolo a Bassoli davanti a Di Gregorio. Ripropone Gasbarro sulla corsia sinistra, e porprio dalla fascia percorsa dall’ex livornese nasce l’azione che permette ai neroverdi di sbloccare la partita al 33’: il numero 20 di casa  trova lo spazio libero davanti a se per alzare la testa e servire un calibratissimo assist per il compagno Gavazzi a centro area, il quale con un preciso colpo di testa mette nell’angolino basso fuori dalla portata di Provedel. Quarto centro stagionale per il cursore dei ramarri.
La formazione campana rischia di capitolare nuovamente due minuti dopo e si deve affidare al proprio portiere Provedel, pordenonese di nascita, che ci mette il corpo sul pallone velenoso calciato da Burrai verso la porta.

Più vivace la ripresa con gli ospiti pericolosi al 51’  con una deviazione volante di Troest in area, per fortuna dei neroverdi imrpecisa e lontana dai pali.Al 55’ Tesser inserisce Ciurria al posto di Bocalon e tre minuti più tardi il furetto di casa scaglia un forte mancino dal limite con la palla larga di poco. Nuovamente Ciurria al 63’ prova il tiro a giro dopo una bella manovra neroevrde, ma Provedel blocca in presa. I gialloblù ospiti inseriscono Canotto, già fatale all’andata, che con la sua velocità crea qualche scompiglio tra i difensori e si procura un calcio di rigore al minuto 73’. Gasbarro arriva in ritardo sull’incursione dell’avversario: rigore ineccepibile. Di Mariano dal dischetto angola eludendo anche l’intervento del numero uno di casa.
Pordenone non ci sta, il desiderio di dare continuità ai risultati spinge la squadra che fa le prove con Ciurria al 79’ con un prodigioso intervento di Provedel per sventare in angolo la staffilata. Il gol partita arriva dalla bandierina: solito traversone di Burrai per la testa di Strizzolo, che gira in porta tra le gambe di Provedel. Gol pesantissimo, ottavo per il bomber friulano, che manda il Pordenone a 42 punti, a cinque punti dalla quota salvezza, indicata da Tesser come primo traguardo da raggiungere. Ma è anche il consolidamento di una posizione playoff, difesa con i denti, che permette di sognare.

Gianpaolo Leonardi

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  Scritto da La Redazione il 03/03/2020
 

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