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Edizione provinciale di Pordenone


IL RICORDO DI VENDRAME - Fabris: non scorderò mai la sua sensibilità

Un paio di stagioni assieme nel Casarsa, poi una parentesi da vice allenatore nei giovanissimi regionali. Il ricordo di Fabris, che ha visto in Vendrame una vera e propria guida: “Mi ha fatto cambiare il modo di vedere e vivere il calcio”

Alberto Fabris, compagno di squadra e grande amico del compianto Ezio Vendrame, lo abbiamo rintracciato per farci raccontare curiosità ed aneddoti sul fantasista friulano. Fabris svolge da un triennio il ruolo di allenatore degli Esordienti del Valvasone con ottimi riscontri e deve proprio al suo amico Ezio l'avvio della sua carriera da allenatore. Ai tempi del Casarsa, infatti, è stato Vendrame a dargli la spinta fondamentale verso questo importante ruolo. Il ricordo di Fabris è ancora vivido e rimarrà impresso per sempre nella sua mente: “Quando mio cugino Enzo Piccoli allenava il Casarsa in seconda categoria, con mio padre assistevo alle partite e ho sin da subito notato il talento di Ezio, un qualcosa di diverso rispetto agli altri. Allora giocavo negli allievi e talvolta Ezio veniva ad allenarsi con noi. Ho avuto poi la fortuna di giocare assieme in un finale di campionato di Prima categoria quando mi impiegarono in prima squadra. E successivamente altri due anni in Promozione, sempre con il Casarsa, fino alla stagione 1985/86, quando egli smise di giocare”.

Un infortunio ha costretto Fabris ad interrompere la ancor giovane carriera per intraprendere quella di allenatore: “La voglia di giocare era tanta, ma a 23 anni ho subito un delicato intervento alla caviglia e in quella stagione Ezio allenava la prima squadra del Casarsa. MI chiese se avessi voluto allenare con cui i giovanissimi regionali e da lì ho iniziato la mia nuova avventura con le prime due stagioni in gialloverde, aprendomi le porte per la carriera. Il fatto di allenare, trasmettere il calcio ai ragazzi per me è importante. Da Ezio non ho ricevuto solo nozioni calcistiche, ma soprattutto di livello umano e di correttezza. Riusciva a far esprimere il massimo di se stesso sia in partita sia durante gli allenamenti. Personalmente riconosco in lui l’avermi fatto cambiare il modo di vedere e vivere il calcio”.

Un anno a Casarsa, poi tre stagioni a Faedis culminati con la promozione in Prima categoria, successivamente un anno al Savorgnano, attuali Grigioneri, e poi al Gravis. Nel mezzo però anche un’attività imprenditoriale, la gestione di un bar udinese la “Gola del vino”, un impegno non da poco. “Il quel periodo ho dovuto lasciare il calcio per dedicarmi al lavoro non potendo conciliare le due cose. E in quell’anno 2006, nel mio locale si è tenuta una presentazione di un libro di Ezio, sfociata con alcune sue divagazioni su alcuni aneddoti. In molti, in quel frangente, sono stati felici di averlo conosciuto e di aver toccato con mano la sua personalità, un uomo semplice, umano”.

Vendrame amava anche la scrittura, riusciva a trasmettere le sue caratteristiche anche con la penna: “Ricordo un aneddoto. Ai tempi del Casarsa eravamo entrambi infortunati e dopo aver salutato i compagni di squadra, andammo in pizzeria e sulle tovagliette di carta del locale scrisse alcuni suoi pensieri, poesie, versi di Piero Ciampi e Cesare Pavese. Era una persona di grandissima sensibilità. Rimarrà sempre nei miei pensieri e anche quando sono in campo con i ragazzi cerco di ripetere e mettere in pratica i suoi insegnamenti. Gli ultimi due anni che ha giocato a Casarsa con Piccoli allenatore, sono stati i due anni più belli della mia vita. Allenarsi e giocare assieme ad Ezio significava imparare tantissimo e il solo vedere certi movimenti, certe finte con il cambio passo nel momento giusto mettendo in difficoltà l’avversario, non si possono dimenticare. Ma oltre al calcio, mi ha colpito la sua sensibilità, i suoi occhi dolcissimi, ti guardava in un modo diretto, riusciva a penetrarti nell’anima. Quando hai difronte una persona di questa grandezza, di questa correttezza in campo e fuori, rimarrà un amico per sempre”.

RICORDANDO VENDRAME - Rossi: compagno esemplare e sempre sincero - Leggi tutto

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  Scritto da La Redazione il 07/04/2020
 

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