SERENISSIMA - Evviva la "squadra di paese". Riecco Peressutti
I giovani giallorossi, guidati da Mauro Paolini, hanno superato 2-0 nel derby il Buttrio davanti a un bel pubblico. Il presidente Piscitelli: "I ragazzi devono divertirsi e cercare di migliorarsi senza esasperazioni di sorta". Alessandro, classe 2000, figlio del tecnico della Virtus Corno, ha riscoperto il piacere del calcio nella squadra in cui ha mosso i primi passi. E per ora sta giocando da attaccante...
Anche la Serenissima, intesa come Prima squadra, è tornata a tuffarsi nel calcio ufficiale: i giallorossi, guidati da Mauro Paolini, promosso dalla Juniores al timone della formazione maggiore, domenica hanno superato, al termine di un match gagliardo e piacevole, i cugini del Buttrio nella sfida valida per il gironcino M, diventato triangolare dopo il forfait della Castionese e con il babau Cussignacco che ha scontato il turno di riposo.
La formazione di Pradamano si è imposta 2-0 sui viola (a segno Michelini e la premiata ditta Beltrame-Sebastianutti) davanti a un bel pubblico: il ritorno dei tifosi in buon numero è stata la costante, davvero importante, di questo fine settimana del calcio dilettantistico.
E' quindi soddisfatto sotto ogni punto di vista il presidente della Serenissima, Giuseppe Piscitelli: "Abbiamo allestito una formazione giovane, molto giovane, puntando sul gruppo venuto su dagli Juniores; stiamo provando a costruire la 'squadra del paese', come si faceva un tempo. I ragazzi si impegnano, hanno entusiasmo e devono divertirsi senza inutili pressioni, con il desiderio di migliorarsi. Domenica mi sono proprio piaciuti. Inoltre sono amici anche fuori dal campo e formano un gruppo compatto".
Tra i giallorossi spicca la presenza del difensore classe 2000 Alessandro Peressutti, figlio di Marco, attuale allenatore della Virtus Corno. Alessandro ha trascorsi importanti (Udinese, Pordenone, Cagliari, Cjarlins Muzane), ma qualche delusione e parecchia sfortuna (sotto forma di infortuni) lo avevano fatto "bisticciare" con l'amato pallone. A fargli tornare il sorriso però è stata la Serenissima, la società di casa in cui ha mosso i primi passi calcistici. Di più: lui difensore centrale, si sta disimpegnando da attaccante. Bentornato Alex!
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