COVID - Rimangono 30 (per ora) i giorni per poter tornare all'attività
Doccia gelata rispetto all'accorciamento dei tempi per chi è guarito dal "maledetto virus"
Doccia gelata per le società calcistiche e i tesserati, calciatori in primis. Il nuovo protocollo anti-Covid è congelato in attesa dell'approvazione da parte degli organi competenti: parliamo, in particolare, della parte che snellisce i tempi per il ritorno all'attività da parte di quei giocatori (e sono tanti) che, guariti dal Covid (o negativizzati), sono costretti ad aspettare 30 giorni prima di sottoporsi alla visita medica-sportiva richiesta per poter riprendere a praticare il calcio agonistico in quanto atleti non professionisti. Ebbene, l'ultima bozza del protocollo emanato dalla Figc riduceva quel termine da 30 giorni a 7, riducendo il periodo di sosta forzata, periodo che in sostanza diventa, tra una cosa e l'altra, di circa due mesi da quando si scopre di essere positivi al maledetto virus.
Una nota della Fmsi (Federazione medico-sportiva italiana) fa presente che, ad oggi, il termine di cui sopra da rispettare resta quello dei 30 giorni. C'è davvero da augurarsi che la questione, diventata fondamentale, venga risolta al più presto nella direzione di una logica velocizzazione della procedura e, ma per ora è solo un auspicio, nella sua semplificazione anche riguardo alla prescritta ulteriore visita medica per quei ragazzi e uomini che hanno superato il Covid senza sintomi o con sintomi leggeri.