TOLMEZZO CARNIA: Beltrame, Luca, Candoni (9’st Nicolò Ciani), Fachin, Stefanutti, De Martin Topranin, Righini (42’st Andrea Rella), Lirussi (29’st Spangaro), Tomat, Plozner, Flora (39’st Timeus); a disposizione Valle, Di Monte, Accaino e Riccardo Rella. Allenatore: Fabrizio Damiani.

VIRTUS CORNO: Azzani, Schiffino (25’st Moro), Petris, Bizzoco, Bernardis, Fabbro, Filippo Ciani (1’st Corredig), Finotti, Nigris (42’st Muraro), Daiu, Kariqi (23’st Salamant); a disposizione Husanovic, Cignacco e Vettor. Allenatore: Mauro Corrubolo.

ARBITRO: Michelle Quaglia della Sez. di Tolmezzo.

NOTE – Ammoniti: Candoni, Stefanutti, Tomat e De Martin Topranin.

TOLMEZZO – Sul campo “A” dello Stadio Comunale F.lli Ermano si sono affrontate, per la diciottesima giornata del Campionato Regionale Juniores, due squadre divise in classifica da una decina di punti, ma la differenza in campo non si è notata. L'impegno non è mancato su entrambi i fronti, ma il gioco espresso ha lasciato alquanto a desiderare.
Probabilmente il Tolmezzo ha cercato con più convinzione di esprimere una prestazione quantomeno dignitosa, ma è stata la Virtus Corno ad avere le occasioni più nitide per passare in vantaggio. Soltanto la bravura e l'istinto dell'estremo carnico Leonardo Beltrame, per un paio di volte nel primo tempo ed altre due nel secondo, hanno fatto sì che la partita terminasse in parità, anche se poi, nel recupero, è stato il Tolmezzo a dare l'illusione del gol con Tomat, che ha calciato da due passi sull'esterno della rete dopo essersi liberato abilmente dei difensori avversari all’interno dell'area piccola.
Il pareggio rimane comunque il risultato più giusto per quello che si è visto negli interi novanta minuti.



Buono l’arbitraggio della giovanissima sutriese Michelle Quaglia, classe 2007 (nella foto). Di lei abbiamo parlato a fine gara con il dirigente tolmezzino Giuseppe Piaz: “Mi è piaciuta molto, ha ovviamente sbagliato alcune decisioni, come normalmente può sbagliarle anche un direttore di gara più esperto; a mio parere, però, quello che conta è il suo carattere, deciso, senza paura, è disposta a dialogare con i calciatori senza aver paura di riprenderli verbalmente con un certo piglio. Ammonizioni dispensate solo verso la fine dell'incontro, quando gli animi si sono eccessivamente riscaldati, altrimenti avrebbe condotto in porto una partita agonisticamente accesa senza estrarre troppi cartellini”. (a.c.)