NAZIONALI - Campaner: stagione positiva alla Dolomiti
Intervista al tecnico della formazione Under 19, impegnato anche come match analyst della prima squadra bellunese
Mario Campaner, allenatore dai diversi trascorsi nel Triestino e anche nel Pordenonese, è tesserato in questa stagione con la società di serie D Dolomiti Bellunesi (avversaria di Cjarlins Muzane e Torviscosa) con i ruoli di allenatore degli juniores nazionali e match analyst della prima squadra.
Allora mister, come procede sulle Dolomiti?
"La stagione è stata positiva. E' vero che il girone di ritorno è stato in flessione rispetto al primo posto dell'andata, ma tre dei miei ragazzi sono stati stabilmente aggregati alla prima squadra giocando qualche spezzone e uno è stato ceduto alla primavera del Cittadella. Le soddisfazioni di una formazione juniores sono anche queste".
Quale tipo di campionato hai trovato?
"Con individualità interessanti, ma un po' caotico. Vai a giocare a Bolzano e ti trovi contro Forti con 80 presenze in serie D oppure in un'altra partita gli avversari avevano cinque titolari in gita scolastica. Però, mi ripeto, ci sono ragazzi di valore. Ad esempio Pavanello, attaccante del 2005 del Campodarsego, lo metti nell’Eccellenza FVG e ti fa già 7-8 gol".
La collaborazione con la prima squadra?
"La match analisi è stata impegnativa ma formativa. La serie D propone delle cose più vicine al nostro calcio. Per me è inutile ispirarsi a una gara di Premier League, in cui Nunez corre 38 km/h e De Bruyne stoppa a cinque centimetri dal piede. Più verosimile rubare qualcosa a Pittilino o Parlato per restare in regione".
Dove ti vedi in futuro?
"Non ho fretta né preconcetti. Nelle ultime stagioni in prima squadra ho allenato per vincere e questo mi ha dato emozioni forti. Ma vorrei anche provare a costruire qualcosa nel tempo, gettare l'ancora da qualche parte".
Massimo Laudani
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