PALLANUOTO - All'Eurocup Trieste sfiora la grande impresa
Le ragazze di Zizza perdono 10-8 una finale combattuta e stregata che premia il Plebiscito Padova

PLEBISCITO PADOVA - PALLANUOTO TRIESTE 10-8 (2-2; 2-2; 4-1; 2-3)
PLEBISCITO PADOVA: Teani, Bacelle 1, Cassarà, Schaap 1, Queirolo, Casson 1, Millo 2, Yaacobi 3, Al Masri, Meggiato 2, Sgrò, Grigolon, Pozzani. All. Posterivo.
PALLANUOTO TRIESTE: Sparano, Citino, De March, Cordovani 2, Marussi, Cergol 1, Klatowski, Colletta 1, Gragnolati 3, Vukovic, Riccioli, Guya Zizza 1, Ingannamorte. All. Paolo Zizza.
ARBITRI: Wengenroth (Svizzera) e Cakmakoglu (Turchia).
NOTE - Uscite per limite di falli Meggiato (P) e Casson (P) nel quarto periodo. Superiorità numeriche: Plebiscito Padova 6/9, Pallanuoto Trieste 2/9 + 2 rigori.
Formalmente il round decisivo è stato il terzo, in cui la marcatura sul centro-boa ha premiato il Plebiscito Padova. Però non vanno dimenticate le prime due marcature incassate nei primi due minuti dalle triestine per due buchi difensivi per vie centrali e gli ultimi tre attacchi sprecati oltre alla doppia traversa colpita dalle locali sul 6-4 a sfavore a due minuti dalla fine del terzo quarto (più difficile colpire i legni che buttarla dentro).
Cinicamente si potrebbe dire che le alabardate si erano giocate il bonus della fortuna in semifinale, quando erano sotto contro le talentuose e prestanti olandesi del De Zaan per 5-8 alla fine del terzo “set” e poi avevano rimontato fino a vincere 10-9, vedendo le avversarie sprecare un rigore sul palo sul 9-8. Le tulipane dei Paesi Bassi hanno poi portato a casa la medaglia di bronzo, superando nella finalina il BVSC Zuglo di Budapest (formazione di un gradino più basso del lotto) con il risultato di 15-8. Le ungheresi avevano perso la “semi” con il Padova per 15-10 dopo aver tenuto botta in modo equilibrato solo nel primo quarto.
Tornando alla Pallanuoto Trieste, l’allenatore Paolo Zizza commenta: “Un vero peccato, abbiamo lottato fino all’ultimo secondo e siamo andati ad un passo da un traguardo storico. Siamo tanto dispiaciuti in questo momento, ma abbiamo grandi stimoli per ripartire e tornare a giocare una finale davanti ad un pubblico del genere”.
E il capitano Lucrezia Cergol aggiunge: “Le finali sono così, ci è mancato qualcosa per realizzare il nostro sogno. Adesso è dura, guardiamo avanti, la finale deve rappresentare un punto di partenza per crescere ancora”.
Massimo Laudani
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