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Edizione provinciale di Gorizia


PROMO B - Chersicola "castiga" il Ronchi

Partita da pareggio a Tarcento, poi l’attaccante (al sesto gol stagionale) sfrutta l’unica occasione – trasformando un calcio piazzato - e lancia i canarini: 13 punti nelle ultime cinque partite. Bearzi: “Stiamo bene, non ci avrebbero fatto gol nemmeno con il cannone!”. Franti: “Tra stasera e Gonars persi tre punti, ma il nostro obbiettivo resta la salvezza”

Un lampo, un invenzione, una magia balistica. Firmata Lorenzo Chersicola. Senza la perla (sesta dell’attuale torneo, la prima su calcio piazzato) dell’attaccante canarino, la serata del “Simonetti” sarebbe quasi certamente passata alla storia con un risultato di parità. E invece i tre punti (13 nelle ultime cinque partite: non è un caso, perchè le cifre costituiscono la migliore espressione dei costanti progressi della formazione di Bearzi) restano in collina mentre il Ronchi, dopo l’immeritata divisione della posta di Gonars – dove la banda Franti avrebbe dovuto rientrare alla base con il bottino pieno – spreca nuovamente. Denunciando (al netto dell’eccellente compattezza canarina) qualche pecca a livello di finalizzazione.

LA CRONACA. Partono spavaldi gli isontini e al 6’ Lucheo, scappato su un lancio in profondità, si incarta davanti a Montagnese. Il resto lo fa la diagonale di Keci. Al 16’, l’episodio decisivo. Fallo di mano di Sarcinelli (ammonito) e magistrale calcio piazzato di Chersicola che, complice una barriera rivedibile e un Furios non troppo reattivo, infila l’incrocio. Per il “dieci” canarino è la sesta “tacca” stagionale. Il Ronchi macina gioco ma, solo al 37’, riesce ad inquadrare la porta avversaria: Dallan, dopo essersi liberato in serpentina, partorisce però un destro flaccido, facile preda di Montagnese. Qualche attimo prima della pausa Paolucci tenta la fortuna da lontano: il destro del “falso dieci”, smorzato da una schiena nemica, termina tra le braccia di Montagnese. Si riparte. Il possesso palla – magra soddisfazione, se non la metti dentro - premia il Ronchi che, dopo 7’, sostituisce Gabrieli con Rebecchi. Poco dopo Keci, intervenuto con eccessiva troppa foga, si procura invece un giallo. A 16’ il proscenio è per Fabro (il sacrificato è Gobbo), il quale cerca di farsi notare immediatamente con un tentativo – alquanto velleitario - da 40 metri. Al 24’ è la volta di Paolucci: punizione non trascendentale e Montagnese devia con comodo. Doppio avvicendamento al 26’: sul fronte isontino Veneziano sostituisce Malorda mentre, tra i padroni di casa, Danelon entra per il “cagnaccio” Canci, fino a quel momento il più efficace dei suoi. Al 31’ Veneziano esplode il destro, ma Montagnese è ben piazzato. Un minuto dopo ultimo avvicendamento in casa Ronchi: fuori Favaro, fa il suo ingresso Di Bert. Nel frattempo anche Danelon finisce sul taccuino del direttore di gara; al 44’, invece, Chersicola lascia il posto a Biancotto. E al 47’ proprio il numero 13 di casa scarica un sinistro poco convinto ma deviato in angolo. Finisce qua, la Tarcentina raccoglie magari oltre i propri meriti, ma la serie è aperta e i canarini vogliono continuare a volare.

HANNO DETTO - “E’ stata la partita che ci aspettavamo e avevamo preparato – spiega Edoardo Bearzisiamo stati bravi a sfruttare l’unica occasione ma, a dire il vero, non abbiamo nemmeno concesso nulla. La squadra ha trovato chimica e compattezza: stasera ho avuto l’impressione che non ci avrebbero fatto gol nemmeno con il cannone!”
Tredici punti in 5 gare: è una Tarcentina che non scherza. “La svolta si è verificata dopo la disastrosa sconfitta di Faedis: ci siamo parlati e qualcosa è scattato. E’ arrivata la vittoria con l’Aurora e, di conseguenza, una bella serie.”
“Non ho nessun appunto da muovere ai ragazzi – analizza Fabio Franti se devo perdere, preferisco farlo giocando bene. Anche oggi, soprattutto nella ripresa, non siamo mai andati fuori di testa, continuando a manovrare e a girare palla fino al 95’. Peccato soltanto per il punto perso che, assieme ai due di Gonars, abbiamo lasciato per strada immeritatamente.
Spiace anche perchè avreste potuto ritrovarvi da soli in cima.
“Poco male, il nostro obbiettivo rimane sempre la salvezza.” Non è che vi manca qualcosa davanti? “Con tre gare in sette giorni bisogna ruotare la gente, Paolucci può muoversi anche da attaccante puro ma, ripeto, finchè giochiamo al calcio non posso dire nulla…

Roberto Zanitti






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  Scritto da La Redazione il 16/11/2016
 

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