LA PARTITA - L'Italia cede alla Spagna
Sfida equilibrata tra le due selezioni Under 19 al “Friuli/Dacia Arena”. Doppia occasione fallita dal milanista Cutrone, decide una rete di Alena Castillo (Barcellona), “El Maradona della cantera”, a metà ripres
ITALIA U19 – SPAGNA U19 0 - 1
Gol: 21st Alena Castillo
ITALIA: Del Favero (1st Confente), Scalera, Vogliacco, Marchizza (23st Tripaldelli), Llamas Acuna (35st Casale), Frattesi, Melegoni (35st Bordin), Gabbia (30st Maggiore), Lo Faso (1st Zanimacchia), Cutrone, Tumminello (23st Mazzocchi). Allenatore: Baronio.
SPAGNA: Llorente (1st Fernandez), Redrado (16st Gordon), Galardon (39st Munoz), Valeron, Saseta, Vaya, Alena Castillo (cap), Esnai (16st Rodriguez Arnaiz), Queralt (39st Vizuete), Satorres (1st Aliaga), Pozo (10st Fernandez Serrano). Allenatore: De la Fuente.
ARBITRO: Fabbri di Ravenna. Assistenti: Valeriani di Ravenna e Mondin di Treviso. Quarto uomo: Maresca.
NOTE: pomeriggio freddo, terreno in buone condizioni, spettatori 500 (ingresso gratuito). Recupero 0’ + 4’.
Accorrono in pochini (circa 500), nonostante l’ingresso gratuito, al “Friuli /Dacia Arena” per una nuova puntata di Italia - Spagna. La natura del confronto si mantiene amichevole e, dopo il pareggio (1 - 1) delle nazionali maggiori del 24 marzo 2016, stavolta il confronto si sviluppa a livello di Under 19. Al termine di una gara tutto sommato equilibrata, con diverse situazioni da gol, le “Furie Rosse” trovano il guizzo per piazzare la “banderilla” e superare la formazione azzurra del ct Roberto Baronio (subentrato al vice campione europeo Paolo Vanoli, entrato a far parte dello staff tecnico dei “moschettieri” di Ventura, ndr), visto con la casacca dell’Udinese durante la seconda fetta della stagione 2005/2006.
Nonostante l’assenza della “stellina” interista Pinamonti, infortunato, al 12’ c’è già una discreta palla gol per l’Italia. Duettano i due romanisti in panchina domenica scorsa a Udine: Frattesi vola in fascia e centra, Tumminello “accarezza” di testa la palla, ma non a sufficienza per sorprendere Llorente. L’orchestra spagnola - diretta dal creativo metronomo del Barcellona, il mancino Alena Castillo, detto “El Maradona della cantera”, per una discreta somiglianza con il mitico ”Diez” argentino - vanta un maggiore possesso palla e, al 36, ’arriva pure al tiro con il laterale catalano Saseta (clone fisico, anche se non di ruolo, del mitico capitano blaugrana Carles Puyol), ma la conclusione si perde di poco a lato. Le “Furie Rosse” prendono quota e, al 40’ un diagonale di Queralt scheggia il palo. L’ultima chance prima del riposo si posa sul capo di Pozo, ma la zuccata è centralissima e Del Favero neutralizza comodamente. Si riprende con un’Italia più ricca di idee e convinzione. All’8’, infatti Cutrone, sguinzagliato da un lancio in profondità, scappa alla distratta difesa iberica ma, a tu per tu con Fernandez, non riesce a “bucare” la sagoma del neo entrato estremo difensore. Fioccano le occasioni azzurre: Tumminello e Cutrone si alternano al poligono, ma Fernandez dice sempre di no. Al 17’ tocca, invece a Scalera, al culmine di una impetuosa azione personale, mancare la deviazione decisiva a cinque metri scarsi dalla linea di porta. Ma, proprio nel momento migliore della “banda” Baronio, la Spagna passa: Alena Castillo riceve un palone al limite a scarica un sinistro che sorprende Confente, battuto sul palo alla propria destra. Al 33’ Cutrone replica, praticamente in fotocopia lo stesso errore di avvio ripresa, centrando in pieno Fernandez. Finisce praticamente qui: con l’Italia ingiustamente battuta, ma piena di buoni propositi per la fase Elite dell’Europeo.
Roberto Zanitti
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