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Edizione provinciale di Pordenone


TAMAI - Petris: "Un paese intero difende la Serie D. Forza furie"

Domenica il play-out che decide le sorti dei rossi di De Agostini contro i cugini del Cordenons. Parla il capitano, fermo ai box, per infortunio

Sarà con loro, da capitano di tante battaglie, per far sentire la sua voce e la sua grinta. Fabrizio Petris, in fase di ripresa dopo il brutto infortunio che lo ha costretto a rinunciare a tutta la seconda parte di stagione, da uomo spogliatoio e leader del gruppo sprona i suoi alla vigilia dello spareggio terribile contro il Cordenons, in programma domenica alle ore 16 al Comunale di Tamai. Accanto a lui ci sarà una comunità intera a incitare le furie rosse verso la salvezza, sofferta e agognata come non mai, in una stagione costellata da infortuni e sfortuna.

Petris, intanto lei come sta?

“Mi sto rimettendo, anche se i tempi purtroppo sono diventati più lunghi del previsto. Sono ancora alle prese con la riabilitazione e non vedo l’ora di riprendere a correre sul verde del campo. Spero di essere pronto per l’inizio della prossima stagione”.

Domenica il suo Tamai si gioca la salvezza, come ha visto i suoi compagni?

“Carichi, agonisticamente pronti e mentalmente concentrati. Sul piano fisico stiamo bene, nelle ultime gare abbiamo anche distupato gare di ottime intensità e qualità. Non sono arrivati i risultati che avremmo meritato e questo è stato uno deimotivi che ci ha costretto a questo play-out. Sono gare secche sfuggenti a qualsiasi risultato, ma credo che la nostra gente possa darci una mano a scalare l’asperità”.

Cosa temete del Cordenons?
“Denis Maccan. Uomo che sposta gli equilibri. Quello che tocca trasforma in oro. Se decide di fare il fenomeno è in grado di farlo. In campionato ci hanno battuto e fermati sul pari, è ora che ci prendiamo una rivincita sul campo”.

Chi potrà essere decisivo per voi?
“Abbiamo tante frecce a disposizione. Ultimamente abbiamo fatto fatica a seganre, ma siamo sempre stati propositivi. Alcanta, Sellan e Paladin sono ragazzi che possono avere il guizzo decisivo, anche se in questo momento sta meglio di tutti Giglio”.

Lei sarà vicino ai compagni?
“Un capitano non molla mai, mi duole non essere in campo, ma con la testa sono vicinissimo a loro e alla grande famiglia del Tamai”.

Gianpaolo Leonardi

@RIPRODUZIONE RISERVATA



http://i.imgur.com/DqrMdGp.jpg

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  Scritto da La Redazione il 19/05/2017
 

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