L'aumento delle sostituzioni consentite, passate da 3 a 5 in tutti i campionati dilettantistici, comporterà cambiamenti rilevanti sotto molti punti di vista e, in particolare, nel preparare la partita e nell'accompagnarla con le necessarie scelte da parte degli allenatori. 
Ne abbiamo parlato con Stefano De Agostini, tecnico di vaglia in attesa di una nuova panchina dopo aver lasciato in D il Tamai e aver salutato le Furie Rosse. 
De Agostini, come stiamo?
"Mi sto rilassando, ma non troppo".
C'è qualche cosa di interessante all'orizzonte?
"Per ora no. Sono in attesa, attesa serena ma anche impaziente: la voglia di gettarsi nella mischia sta crescendo".
L'abbiamo disturbata per ragionare insieme sull'aumento da 3 a 5 dei cambi consentiti: che idea ha di questo cambiamento non certo da sottovalutare?
"Auspicavo tale sviluppo già da molti anni, soprattutto per le gare di coppa Italia. Ci vedo solo ricadute positive, l'unico neo per noi allenatori potrebbe essere il dover sentire qualche mugugno del tipo 'Perché non hai fatto tutti e cinque i cambi?". Poca roba rispetto ai benefici". 
Entriamo nel dettaglio...
"A riceverne una grossa mano saranno soprattutto i mister alle prese con la regola dei fuoriquota obbligatori. Con i 5 cambi la musica sarà diversa, ci saranno molti meno vincoli: fino ad ora, ad esempio, ti capitava di dover "sprecare" due cambi per inserire un 'non-giovane' in corso d'opera". 
Diventerà anche un po' più agevole la gestione del gruppo.
"Sicuramente; sarà possibile coinvolgere un maggior numero di giocatori. Inoltre, ritengo che le ricadute saranno positive soprattutto nelle prime gare della stagione, dove diversi ragazzi non sono al meglio e non hanno i 90' di autonomia nelle gambe".
Diminuirà il rischio di infortuni...
"Anche. In generale, per noi mister la gestione delle gare diventerà più agevole: si potranno sbagliare un cambio o anche due, e rimediare. Certo, tutte le novità comportano un periodo di rodaggio per essere assimilate...". 
Voi allenatori dovrete studiare e lavorare sodo per poter sfruttare al meglio questa nuova "arma", non crede?
"Sì, sarà ad esempio possibile rivoluzionare l'assetto di una squadra, cambiandole radicalmente volto nel corso del match. Effettivamente, le implicazioni possono essere notevoli e gli automatismi dell'abitudine ai tre cambi andranno cancellati, cosa che richiederà un po' di tempo. Bisognerà lavorarci e ragionarci sopra, insomma, ma sono convinto che per noi tecnici sarà in definitiva più divertente affrontare le partite. E magari anche lo spettacolo migliorerà". 
Sulla carta dovrebbe essere così...
"E, infatti, queste sono valutazioni che andranno testate concretamente per vedere se e cosa realmente cambierà con le cinque sostituzioni disponibili. Tra qualche mese sarà possibile formulare un primo bilancio".  (alexmag)

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