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Edizione provinciale di Udine


UDINESE - Tudor: "Intensità, mentalità e stile"

Il nuovo tecnico (contratto fino al 30 giugno 2019, con opzione per la stagione successiva) si presenta. “L’allenatore conta, ma è la qualità a fare la differenza. E noi ne abbiamo. La squadra ? I ragazzi sono mentalmente giù, li ho mandati a casa. Basta ritiro. A Benevento ? Mi aspetto una buona partita e…punti. E voglio parlare con Oddo” Il Dg Collavino: “La persona più adatta per una progettualità a lungo termine…”


Dopo 12 anni (Nestor Sensini, in coppia con Dominissini per una manciata di gare, prima di fare spazio a Galeone) l’Udinese ha un allenatore straniero. In questo calcio folle, volubile e istericamente globalizzato, tocca al croato Igor Tudor (che avrà quale vice Mark Iuliano, quello del famoso rigore – non rigore su Ronaldo, ndr) condurre una barca bianconera senza bussola verso il porto della salvezza.

“E’ un momento delicato, non vorrei parlare troppo di me, c’è un lavoro importante da fare – attacca la spina il nuovo timoniere bianconero - dobbiamo finire la stagione come questa società merita. E partire per la prossima con nuova energia, sperando che questo tipo di esperienza non si ripeta”

Cosa può dare un nuovo “capo” in sole quattro gare?
“Tanto o niente, dipende dalle sue qualità. Credo comunque che sia un ruolo tra i più importanti, che può fare la differenza. Ma ripeto: di me non parlo, adesso dobbiamo pensare al Benevento”.

Cosa l’ha spinta ad accettare la sfida?
“L’Udinese è una grande società. Anche da lontano ho seguito il campionato: la rosa è interessante, può fare buone cose in serie A".

Quanto c’è di Edy Reja nella sua scelta?
“Con lui ho un gran rapporto, sono stato suo assistente all’Hajduk Spalato. Ma non ci siamo parlati”.

A quando risalgono i primi contatti?
“E’ successo tutto in fretta, negli ultimi due giorni. Non me l’aspettavo, ma ora voglio giocarmi fino in fondo questa chance”.

Chiamerà Oddo?
“Sicuramente. E’ giusto farlo”.

Qua si cambia sempre. Forse il problema non sono gli allenatori, ma gli interpreti…
“Con i giocatori serve un po’ di bastone e un pò di ...amore. Io spero di farvi vedere cose buone già domenica. Mi attendo una buona partita. E punti”.

Come ha trovato la rosa?
“Male sul piano mentale. Infatti ho dato loro appuntamento per domani: anche dopo aver parlato con il presidente, ho deciso di mandarli a casa. Abbiamo il tempo giusto per essere al meglio in vista di domenica”.

Il tasto più importante da schiacciare?
“Se uno ha qualità, attraverso il lavoro la deve dimostrare. Alla fine è proprio la qualità a fare la differenza. Senza, non si fa nulla”.

Modifiche in vista?
“Non credo sia buono cambiare tanto, creando confusione. Ma sulla testa quella sì, si può lavorare.”

Moduli?
“A voi piace giocare con i numeri. Ma credo che più importanti siano intensità e mentalità. Unite ad un certo stile”

Allenatori – mito ?
“Lippi, Ancelotti e Capello. Ma mi riesce difficile parlare di loro. Diciamo che da ognuno preso qualcosa”

Domenica affrontate una squadra già retrocessa. Rischi?
“Nel calcio ogni domenica è pericolosa”

Lei ha guidato il Galatasaray. E’ vero che aveva chiesto Balic?
“Ho allenato Andrija quando aveva 14 - 15 anni ma non l’ho chiesto. Di sicuro è migliorato”

Conosce qualcun altro della rosa?
“Praticamente tutti: possiamo fare bene”

Ha già lavorato a Spalato, Salonicco e Istanbul. Tutte piazze calienti…
“Ogni club ha i suoi problemi, anche il Real Madrid… Io  credo in me, nell’organico: sono sicuro che rimarremo in serie A e, il prossimo anno, faremo bel campionato”

LA SOCIETA’ -  “E’ un piacere annunciare Igor Tudor, già giocatore di fama internazionale e allenatore di club internazionali – ha detto il dg Collavino – Tudor ha firmato un contratto sino al 30 giugno 2019, più un’ opzione per la stagione 2019/2020. Che farà scattare il rinnovo automatico, al verificarsi di determinate condizioni. E’ un profilo che stavamo seguendo da tempo: è giovane, ha una dimensione internazionale, ci sembra la persona più adatta per una progettualità a lungo termine.”

E la ventilata ipotesi Guidolin? “Con lui abbiamo trascorso un periodo bellissimo, siamo legati da grande affetto e rimaniamo in contatto. Ogni volta che siamo in difficoltà spunta il suo nome, forse anche per un fatto romantico. Ma lui, ormai, ha fatto certe scelte e ha deciso di continuare le esperienze all’estero. La prossima, infatti, dovrebbe essere la Spagna”

ALTERNATIVE - “In questi giorni abbiamo avuto i telefoni roventi, perchè in tanti si sono proposti – aggiunge Collavino – per cui avevamo due chances. Un tecnico che completasse la stagione o un altro proseguire la nostra progettualità (sia la volta buona ?, ndr). Si è deciso per Tudor, anche pensando al futuro”. In ritiro al sud? “Ci abbiamo pensato, ma è difficile trovare delle strutture all’altezza delle nostre. Quindi, rimarremo in loco”

Roberto Zanitti

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  Scritto da La Redazione il 24/04/2018
 

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