E' stato il mattatore della domenica, Andrea Cecotti, il Marco van Basten del Ruda. Ne sa qualcosa il malcapitato Primorec, che dopo un grande primo tempo ha visto naufragare la speranza di interrompere la serie di sconfitte consecutive sotto i colpi micidiali del cannoniere di Cristian Terpin, autore di 5 gol in una sola gara: "No, non 5, facciamo 4 e mezzo, perché su un mio tiro-cross un difensore dei carsolini ha deviato il pallone, che è finito in rete; trattasi, quindi, di autogol" sottolinea il diretto interessato. 
Andrea Cecotti da Mossa è uno dei senatori, delle chiocce di questo Ruda che sta nuovamente disputando una stagione memorabile nel terribile girone C di Prima categoria: "La squadra è fantastica, come la società, e mister Terpin è riuscito a plasmare un gruppo in cui vecchi e giovani si sono amalgamati alla perfezione. Lui, Terpin, è di Lucinico, il nostro è quindi un derby all'ennesima potenza... Il compito di noi anzianotti è anche quello di far crescere sotto il profilo mentale dei giovanotti forti a livello tecnico e atletico. Siamo una squadra a trazione anteriore, giochiamo con tre punte e due centrocampisti che arrembano e che si fiondano negli spazi; il problema principale risulta quello di tamponare le ripartenze avversarie, di trovare il compromesso tra attitudine offensiva e solidità difensiva. E' accaduto anche contro il Primorec, che ci ha messo in notevole difficoltà chiudendo gli spazi e scattando in contropiede. Domenica abbiamo rischiato in un paio di occasioni di ritrovarci sotto 2-0, poi alla distanza loro sono crollati e il punteggio è diventato netto, ma nel primo tempo ce la siamo vista veramente brutta". 

E' davvero un piacere parlare con Andrea, classe 1984: "La mia carriera calcistica? Pulcini a Mossa, poi San Canzian, Manzanese, Giovanissimi regionali nell'Udinese e nuovamente Manzanese. Sono tornato al Mossa esordendo in prima squadra ai tempi di Coceani allenatore; la squadra militava in Eccellenza e in quella stagione si classificò quinta. Poi è cominciato il declino rossonero, io sono passato al Sovodnje, ho militato per un triennio nuovamente nel Mossa, vivendo successivamente 5 stagione memorabili al Mariano. Me ne andai per incomprensioni con un allenatore, e a Cormons incappai in un'annata terribile, costellata da infortuni. Infine, eccomi qui al Ruda, dove ho ritrovato alcuni ragazzi con cui avevo legato durante il periodo trascorso al Mariano. Ripianti? In generale no, il calcio mi ha regalato tanti momenti belli e sono soddisfatto di quello che sono riuscito a dare. Mi resta tuttavia il rammarico per la mononucleosi che mi colpì da giovane, proprio quando la mia avventura calcistica forse avrebbe potuto assumere un'altra traiettoria, chissà...". 
 
Al Ruda Andrea Cecotti si è ambientato in maniera perfetta: "Parliamo di una società seria, sana, tranquilla ma anche ambiziosa, che vuole crescere e migliorarsi e che coltiva dei valori e dei principi condivisibili, giusti. I dirigenti sono giovani, hanno entusiasmo, capacità, passione. Il sottoscritto è venuto qui per sparare le ultime cartucce e per vincere, per regalare una gioia a chi si dà tanto da fare ogni giorno per portare avanti la società. II campionato che stiamo affrontando è tosto, logorante, e le squadre che ci precedono in classifica sono veramente forti. L'obiettivo è quello di arrivare ai play-off e poi di giocarcela, però la Terenziana è lontana 10 punti e potrebbe sempre accusare un calo, andare in crisi... Nel calcio, mai dire mai".

Andrea Cecotti nella vita quotidiana fa il pasticciere e porta avanti l'impresa di famiglia, ossia il panificio - pasticceria "La Treccia" di Mossa. Svolge questa professione con passione, i sacrifici sono importanti: sveglia all'alba, il tempo che non basta mai da dividere tra lavoro, famiglia e balon, le rogne burocratiche, perché le piccole attività in Italia sono tartassate: è così, purtroppo. Lo scorso anno Andrea si è sposato, arriveranno in un futuro probabilmente non lontano dei figli e un domani al bomber, quando appenderà le scarpette bullonate al fatidico chiodo, piacerebbe mettersi alla prova nei panni di allenatore.  

"I quattro gol e mezzo mi sono costati un vassoio di paste? No, non ancora anche se ho ricevuto delle ordinazioni, semmai parecchie caraffe di nettare offerte per brindare alla goleada con i compagni di squadra. In verità, 5 gol in una sola partita li avevo segnati in Terza categoria con il Mossa e la vittima quella volta fu il Villanova dello Judrio". 

E' proprio super il Marco Van Basten del Ruda. Talché chi ama il calcio e passa da Mossa si fermi alla Treccia e ordini qualche dolce prelibatezza in onore di quel pallone che ci fa correre, tribolare e sognare come quando eravamo bambini.