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Edizione provinciale di Trieste


ECCELLENZA - Estasi Tricesimo. San Luigi, altro ko

Nuova sconfitta per la capolista, contro un’avversaria in gran condizione, ora fuori della zona calda. Espulso Jugovac, di Pretato e Nardini le reti del successo dei padroni di casa: 2 - 0. Zucco: “Tre punti fondamentali.” Sandrin: “Questo campo mi porta male…”

Tabellino gara da App Italiagol - Friuligol

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La leadership non sembra in pericolo (più 13, almeno fino a domani pomeriggio, sulla Pro Gorizia), la Coppa un discorso a parte, ma i risultati dell’ultimo periodo raccontano di un San Luigi in leggera flessione. Nel giro di due settimane la tiranna dell’Eccellenza ha infatti accusato la seconda sconfitta (dopo quella “spezza imbattibilità” patita ad opera del Kras) in campionato: assommate a quella di mercoledi scorso con il Dro, fanno tre in quattro gare. Un calo fisiologico - generato anche dagli impegni in rapida successione - che non genera certo allarmismi, ma che rischia di “sporcare” il cammino fino a qui imperioso di Carlevaris e soci. Gode, invece, il Tricesimo, conscio dei suoi limiti, abile a mascherare le assenze di Colavizza e Balzano e saggio ad impostare una gara di contenimento (difesa a cinque - con Del Piero inventato laterale basso - senza rischi eccessivi) e ripartenze, con Llani valida ”boa” di riferimento offensivo. Le reti che orientano il match arrivano nella ripresa quando il San Luigi, con Muiesan indisponibile e ridotto in 10 dal 28’ per l’espulsione del portiere Jugovac (intervento inutile quanto pericoloso su Alessandro Osso Armellino, peraltro in fuorigioco: l’ottimo Della Gaspera espelle correttamente l’estremo difensore triestino e non concede il rigore) subisce dapprima la zuccata di Pretato - sponda imperiosa di Llani -  al 41’ e, al 50’, il raddoppio di Nardini, scappato alla difesa e giustiziere di Musolino con una botta sotto la traversa. Per Giovannini e soci un’unica grande chance di Stipancich ottimamente respinta da Forgiarini, ragazzo del 1999 che da circa un mese indossa la maglia da titolare (ancor prima della rinuncia di Tubaro, fattosi da parte per motivi personali), sfodera la sicurezza del veterano. Nel frattempo, per la prima volta in stagione, complice il successo del Cordenons sul campo del Fiume /Bannia, Cussigh e company escono dalla zona calda.

HANNO DETTO - “Sono arrivati tre punti fondamentali - esordisce Massimo Zucco - nonostante qualche assenza, la difesa a cinque continua a pagare, visto che pure stavolta siamo stati ordinati, limitando i rischi e sfruttando le occasioni. Con questa sono cinque le gare utili: non è un caso anche perché, sul piano fisico,  la condizione è eccellente.” Avete battuto finalmente una grande. “Una bella soddisfazione. Ma il cammino è ancora lungo.”

“Il Tricesimo ha creato e sfruttato due palle gol negli ultimi sei minuti - rimembra Luigino Sandrin - mentre, prima, un’occasione di Ciriello non era entrata. Il calcio è spesso deciso da episodi: senza nulla togliere ai nostri avversari poteva anche finire pari. Certo è che questo campo mi porta male: non ho mai vinto…” Non è facile assorbire cosi tanti impegni. “Stiamo un pochino pagando: oggi, infatti, ho fatto ricorso anche ad un po’ di turn over. Però, nessun allarme: sappiamo che se domani la Pro Gorizia dovesse vincere, ci mancherebbero ancora nove punti per la matematica certezza.” In Coppa, invece? “Come ho già detto, contro il Dro abbiamo concesso troppo, ma mercoledi andremo a sfidare il Caldiero con serenità e consapevolezza, giocandoci la nostra partita.”

PASSERELLA - Non certo il pubblico delle grandi occasioni, in quel di Tricesimo, ma presenze altamente qualificate quello si. Oltre al presidentissimo del Caporiacco, il mitico Carlo Narduzzi (“Abbiamo deciso di fare piazza pulita: d’ora in poi andremo avanti con i giovani”) sono stati notati, in tribuna, anche alcuni mister di vario “blasone”: Zoratti, Veritti, Corazza, D’Odorico, De Nardo, Martarello, Renato Lizzi, Roberto Comuzzi. (rozan)



 

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  Scritto da La Redazione il 09/03/2019
 

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