L'ADDIO - Ultima recita per Clemente
Dopo 33 anni su campi, domani il portierone saluta il calcio. “Potevo continuare, ma sento che è arrivato il momento di lasciare. Nessuna festa in programma, non sono il tipo”. Diventerà preparatore al Pordenone
Scusate la blasfemia, ma pure Cristo se ne andò a 33. Per poi ritornare. E anche lui si ripresenterà: seppur con un ruolo diverso. Domani, intanto, Vajont – Casarsa sarà la sua gara d’addio. Perché, dopo 33 anni di attività (Udinese, Castrovillari, Trapani, Padova, Pro Gorizia, Ism, Tolmezzo, Manzanese, Portogruaro, Lumignacco, Portogruaro e infine Vajont alcune delle sue tappe), Raffaele Clemente, classe 1980, appende i guantoni, congedandosi dal calcio attivo. Si, il “portierone” ha detto stop: e non sono previsti ripensamenti. “Avrei potuto continuare, le richieste non mancherebbero – precisa Clemente – ma sento che è arrivato il momento giusto per chiudere. Gioco dall’età di 6 anni, mi sembra giusto…”
Festeggiamenti ? “Non sono il tipo. Magari perché non mi sono mai fermato troppo a lungo nelle varie realtà. Anche se l’ultima esperienza al Vajont è stata eccezionale. Perciò un brindisi al chiosco, a fine fine gara, e via.”
Come sarà l’ultima recita? “Credo che giocherò una manciata di minuti, poi lascerò spazio al mio secondo, Alessandro Caprioli.”
Il futuro? “Non c’è ancora un contratto, ma sono in parola con una società di serie B”. Lo diciamo noi: Raffaele Clemente continuerà a rimanere sui campi, a costruire prospetti. Lo attende il settore giovanile del Pordenone. (rozan)
Le prime Foto a cura di Adriano Peresano (FotoCalcio.it)
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