Tiene banco la querelle sul caso dimissioni del tecnico Lorenzo Sellan dalla panchina degli Under 17 della Manzanese. Dopo le dichiarazioni del presidente Daniele Fedele, l'ex allenatore arancionero precisa la sua posizione e risponde in maniera piccata: "Ci tengo a ringraziare Gianni Tortolo per avermi dato l'opportunità di allenare un settore giovanile così importante dopo essere stato in un altro vivaio importantissimo come quello di Carlino. Il discorso delle dimissioni è avvenuto per delle motivazioni valide che però non sono quelle rilasciate nell'intervista dal presidente".

MOTIVAZIONI - "Sono stato io a dimettermi e sapevo che nel calcio la gratitudine non esiste, ma come in generale nella vita. Voglio precisare che il gruppo dell'Under 17 l'ho ricostruito io l'anno scorso con le mie forze e con le conoscenze a livello di giocatori in questa fascia d'età. Di diciassette giocatori in rosa, 10-11 li ho portati io a Manzano quindi mi risulta difficile pensare che all'interno del mio gruppo ci siano malumori, fermo restando che non si può piacere a tutti in un gruppo così ampio, ma da qui a dire che ci sono state contestazioni sottintendendo che i giocatori non mi volevano, ce ne passa. Anche quando afferma che l'unico obiettivo era di vincere, non penso corrisponda alla realtà. Se pensiamo alla Manzanese dell'anno scorso, aveva solo quattro tesserati per l'annata 2007, è stato ricostruito tutto da zero e mi prendo un po' il merito se ciò è accaduto. Dover vincere in questa situazione mi sembra esagerato, non siamo il Real Madrid e per trionfare servono tante componenti. Dal momento in cui do le dimissioni e trovo i ragazzi che mi chiedono di ripensarci, mi risulta un po' difficile credere che ci siano malumori, anche perchè faccio fatica che un ragazzo di 17 anni abbia tanta malizia di voler remare contro all'allenatore e poi venirmi a chiedere di ripensarci. Ricevo ancora messaggi dai ragazzi e dai genitori, quindi mi chiedo dov'erano questi malumori citati? Probabilmente c'erano tra me ed il presidente non tra me ed il mio gruppo. Sottolineo che ovviamente bisogna trovare gli equilibri in generale in un gruppo così ampio, sicuramente dovrò smussare dei lati del mio carattere, ma non penso che c'erano problemi personali con qualcuno. Dall'ultima d'andata all'ultima di ritorno non abbiamo perso una partita, quindi siamo andati oltre le aspettative. Mi sono allontanato, dimettendomi, solo ed esclusivamente per difendere i ragazzi e per confermare che sono molto attaccato a loro e questo è reciproco e me l'hanno dimostrato. Ho svolto il mio lavoro con professionalità e soprattutto con passione, non ho detto una parola negativa nei confronti della società e mi aspettavo che facessero lo stesso anzichè tirare in ballo miei problemi personali che non ho. Sono orgoglioso che tre ragazzi hanno esordito in prima squadra e sottolineo il fatto che li ho portati io a Manzano. I ragazzi hanno dato tutto in campo, fino all'ultima goccia di sudore anche contro l'Udine United, se ci sono malumori ciò non accade. Se io come allenatore ho messo pressioni in alcuni frangenti, cercando il massimo da loro anche dal punto di vista caratteriale, è proprio per prepararli al salto in prima squadra dove i ritmi, la mentalità e l'intensità sono sicuramente maggiori e i ragazzi devono essere pronti, altrimenti si torna indietro. Non ho problemi personali e mi risulta difficile che ci fossero malumori, se non in qualche caso isolato. Se i problemi sono tra me ed il presidente, doveva rimanere tra di noi senza andare sui giornali a dichiarare cose inesatte".

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