MONFALCONE – Un rigore piuttosto generoso e una "Santa" Traversa regalano il primo successo all’UFM, però onestamente non meritato. L’Abano ha fatto molto di più, con un attacco rapido e sgusciante e per sua sfortuna ha cozzato contro alcuni interventi decisivi di Contento che hanno mantenuto inviolata la porta azzurra. Sull’altro fronte solo due volte i monfalconesi hanno visto da vicino la porta veneta, una appunto in occasione del rigore e l’altra poco dopo vanificata da Rodic, per il resto molto più Abano ma si sa, nel calcio non sempre vince chi merita.

Bazzeccole i primi timidi tentativi delle due squadre, qualche brivido sulla girata di Rodic contratta in corner da Thomassen, più pericoloso il cross di Tescaro non agganciato in area da Rampin ma alle sue spalle c’è Bortolotto sul quale s’immola Catania a salvare la propria porta dalla probabile capitolazione. Il finale di tempo è un monologo veneto, Bortolotto si accentra e scarica di poco alto, poi l’imbucata in area di Zattarin per Bortolotto, prolungata per la sventola di Maistrello sulla quale Contento con le punta delle dita alza in angolo e per finire fuga di Munarin che all’ultimo si allunga la sfera consentendo al portiere di intervenire.

La ripresa offre l’identico canovaccio, Abano all’offensiva e UFM a tamponare alla bell’e meglio senza mai creare pericoli a Ruzzarin. Al 6’ Contento tocca quel tanto che basta per deviare in corner la punizione dell’indemoniato Zattarin, subito dopo alza sopra la traversa una schiacciata di Bortolotto  e due giri di lancette più tardi vede sfilare di un nulla a lato il diagonale di Munarin. Chiede il rigore Rodic per un intervento poco ortodosso di Meneghello, l’arbitro non è d’accordo e intanto l’Abano torna sotto con la spizzata di Bortolotto sul fondo di un nonnulla. Al 27’ Rodic mette in movimento Bezzo in area su cui interviene Tescaro mettendo in fallo laterale ma nello slancio tocca poi il n.7 di casa. L’arbitro stavolta non ha dubbi ed indica il dischetto tra le giustificate proteste neroverdi e Godeas non fallisce la prima occasione del match, nonostante Ruzzarin intuisca. Grossa chance al 41’ per l’Abano con Creati la cui botta a colpo sicuro colpisce la parte inferiore della traversa e rimbalza in campo e sulla ripartenza Rodic si presenta da solo davanti a Ruzzarin che gli ribatte la conclusione. L’UFM si prende i tre punti per nulla convincendo, l’Abano si mangia le mani per le occasioni non sfruttate.

LA MOVIOLA

Arbitro: Mario Davide Arace sez. Lugo di Romagna  5.5

Non è sempre coerente con i falli e la gestione dei cartellini. Due errori piuttosto importanti in occasione del rigore chiesto e di quello concesso.

-          4’st: è corretta l’ammonizione a Villanovich reo di aver messo a terra l’avevrsario interrompendo un’importante azine d’attacco dell’Abano

-          14’st:  per un fallo analogo al precedente, non è stato ammonito Ballarin, ma soltanto richiamo verbale. Mancanza di coerenza.

-          19’st: Rodic entra in area e viene affrontato da Meneghello che lo ostacola piuttosto irregolarmente e il n.10 dell’UFM finisce a terra. L’arbitro gli fa ampi cenni di rialzarsi ma secondo noi il rigore ci stava.

-          26’st: Bezzo è nei pressi del lato corto dell’area, su di lui arriva Tescaro che interviene nettamente prima sul pallone mandandolo in fallo laterale, poi sullo slancio va ad incocciare la gamba di Bezzo che finisce lungo disteso a terra. L’arbitro è abbastanza vicino e indica il dischetto. Giustificate le proteste dell’Abano che fruttano il giallo a Tescaro che nella situazione non poteva certo dissolversi, così come Bezzo. Sembra quasi la compensazione al rigore non concesso in precedenza, ma in questo caso l’errore arbitrale è doppio. 

-          45’st: Sono pochi i 3’ di recupero concessi visto le cinque sostituzioni nel secondo tempo (2’,30”) e almeno 3-4 ingressi del massaggiatore e la perdita di tempo sul rigore.

Claudio MARIANI

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