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Edizione provinciale di Pordenone


VALVASONE - Il nuovo trainer è Adriano Boccalon

La società rossoblu nell'anno dei festeggiamenti per il 70esimo compleanno si affida all'esperienza dell'ex tecnico del Barbeano

Adriano Boccalon sarà il nuovo allenatore del Valvasone Arzene San Martino per la stagione 2016/2017. Dopo l’ultimo colloquio, la dirigenza rossoblu ha preso la sua decisione: Boccalon torna a Valvasone a distanza di 18 anni dal precedente incarico in uno dei borghi più caratteristici del Friuli. Per uno degli highlander della panchina con oltre 1000 presenze, un rinnovato entusiasmo alla base della scelta, una cosciente ed attenta analisi del lavoro da portare avanti nella stagione che vede festeggiare i 70 anni di vita del club, sorto nel 1946. Una mossa a sorpresa anche se negli ultimi giorni erano già trapelati alcune indiscrezioni, soprattutto dopo l’addio di Gianpiero Molaro il quale è andato sulla panca del Barbeano occupata in precedenza proprio da Boccalon.
Mister non si stanca mai?
“Assolutamente no e perché dovrei, finche ho questo entusiasmo e qualcuno mi vuole, io non ho problemi a mettermi in gioco. La passione è talmente tanta che supera il desiderio di smettere. Amo troppo il calcio per staccarmi”. Quest’anno sono 36 stagioni consecutive, ormai la panchina c’e l’ha scitta addosso… “Forse ci sarà anche chi è stufo di vedermi in giro, ma io continuo per la mia strada”.

Torna a Valvasone a distanza di 18 anni e dal triste epilogo di quella stagione…
Esatto, torno in questa società dopo tanto tempo, dopo che la lasciai con un epilogo che fece piuttosto scalpore, legato ai 4 cambi che ci costarono la promozione. E’ un ricordo amaro, ma moralmente quel campionato di Prima categoria lo vincemmo noi, anche se negli annali non viene riportato. Ci torno con il solito grande entusiasmo, ho sempre apprezzato questo club e sono lieto di poterne nuovamente farne parte”.

Cosa l’ha indotta a lasciare Barbeano?
“Avevo fatto il massimo, due salvezze per la realtà biancorossa ho ritenuto fossero il vertice più alto che potessi raggiungere. Lascio una famiglia, amici e soprattutto una società che è cresciuta trovando una sua identità in Prima categoria. Ho avuto grandissimi attestati di riconoscenza e questo lo terrò dentro di me e tifero per loro, ma nella vita bisogna andare avanti”.

Ora a Valvasone che campionato l’aspetta?
“ Nessun volo pindarico, l’obiettivo principale è centrare i classici 40 punti e far crescere i giovani che mi hanno assicurato avere delle ottime qualità. La squadra dello scorso anno, tranne Nieddu e Pivetta, dovrebbe rimanere la stessa con l’inserimento di qualche virgulto per disuptare un onorevole campionato”.

Lei e Molaro vi siete accordati per scambiare panchina?
“Casualità assoluta, anzi voglio fare un grande in bocca al lupo a lui e alla sua squadra. Sono convinto che per il suo spessore umano a Barbeano troverà grandi estimatori”.

 

 

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  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 09/06/2016
 

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