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Edizione provinciale di Tolmezzo


IL PERSONAGGIO - Il dio (o quasi) dei calciatori. E non è il pallone

Incursione nello studio di uno dei più capaci fisioterapisti friulani: si tratta di Antonio Dalla Marta, che a Tolmezzo ha rimesso in sesto una schiera di pazienti


Nel centro storico di Tolmezzo salendo al primo piano di un moderno edificio dirimpettaio del Cinema David, ai arriva allo studio del fisioterapista di Antonio Dalla Marta.
Ad accogliervi oltre al freddo locale, c’è un sala d’aspetto confortevole dove potete sfogliare “i romanzi letti da mia moglie e i miei libri di montagna. Ognuno può prendere un libro e portarne un altro, pertanto si trova di tutto.”
Salendo un paio di gradini accedete in un ambiente ben illuminato da ampie vetrate in cui sono presenti oltre ad un lettino, i classici strumenti riabilitativi come la spalliera, gli elastici e la palla posturale e sopra ad un mobile sono riposte delle “fiale-test contenenti alimenti disidratati e un magnete circolare per potenziare il campo magnetico dell’alimento. Servono per il test muscolare e verificare la tolleranza dell’alimento, è il principio della kinesiologia applicata.”

Antonio stringendoci la mano, facendoci spogliare e distendere sul lettino, già conosce il doppio motivo della nostra visita, inizia a manipolarci, ci sorride e dice: “Ho studiato tre anni al Gervasutta di Udine, poi ho collaborato un biennio all’Udinese e quindi al Venezia Calcio e una quindicina d’anni col Tolmezzo. Sono un ex centrocampista rossoblu. Ho seguito corsi di Osteopatia e Kinesologia applicata, utilizzo il Méthode Solère e sono specializzato sulle terapie manuali. Con dei test muscolari individuo le problematiche legate all’infortunio, manipolo e non utilizzo metodologie meccaniche come il laser e la tecar. Con quest’ultime si interviene in maniera tempestiva e utile sulle conseguenze del trauma, nella fase acuta, sull’infiammazione e sulla lesione appena subite. Io invece arrivo in un secondo momento trattando la causa dell’infortunio e ottenendo risultai più duraturi. Per esempio una contusione o una distorsione al piede mi costringe, se non intervengo per tempo sulla causa, ad un’errata postura e quindi ad una tensione della catena muscolare anteriore, posteriore o mediale, causando dopo un certo periodo di tempo un problema muscolare al polpaccio, alla coscia o un’infiammazione tendinea.”

Cosa consiglia per prevenire l’insorgenza di tali infortuni?
“Il calcio è uno sport di contatto e i traumi sono inevitabili. Però un buon allenamento e una conseguente condizione mentale ottimale riescono a ridurre la portata delle loro conseguenze. Inoltre bisogna intervenire per tempo nella zona traumatizzata e non solo in fase acuta, ripristinando in un secondo momento l’equilibrio posturale, scongiurando come detto una possibile serie tardiva di lesioni muscolari e tendinee.”

Quali sono gli aspetti migliorabili nel mondo del calcio?
A differenza dell’atletica, nel calcio dilettantistico manca la cultura alimentare. Alimentandosi in maniera corretta si prevengono molti infortuni, accorciando i tempi di recupero dagli stessi. Sotto questo punto di vista gli allenatori mancano, mentre invece sono preparati dal punto di vista tecnico.”

Chi è passato sotto le sue mani?
Ricordo con piacere Della Bianca, Damiani che ha rinunciato al professionismo per la famiglia, Temporini, Stefano Lepore, Massimiliano Sellan, Maodus e Alen Carli.”

Alzandoci dopo una mezz’oretta di manipolazione non gridiamo al miracolo, per quello ci sono gli edifici di culto, ma quello alle finestre ci appare un mondo più luminoso e colmo di speranza, ora che abbiamo ripreso a camminare in maniera più libera. E, se i protagonisti rimangono loro, i ventidue omaccioni in bermuda che calcano il rettangolo verde, se l’incenso e le sferzate come è giusto che sia sono a loro destinate, a bordo campo dei professionisti sono deputati a mantenere vivo, e sano, lo spettacolo, curando i primi attori. Antonio è uno di questi professionisti, uno dei migliori in regione.

Mark Beyle

 @RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 14/12/2017
 

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