IL PERSONAGGIO - Chiarvesio: bravi in campo e fuori
Il responsabile delle rappresentative ripercorre la trionfale trasferta canadese dell’Under 17 e allontana l’ipotesi delle dimissioni: “Impegno sempre più gravoso, ma resto fino alle fine del mandato. Ragazzi splendidi, per me Cignola e Bronzin i migliori. Palmegiano e Colonna Romano, invece, possono e devono crescere”
Qualcuno sta ancora smaltendo il jet lag, altri si sono presi una pausa. La positiva trasferta canadese della selezione Under 17 allenata da Marco Pisano e griffata Arteni ha aggiunto un nuovo trofeo da sistemare nella bacheca di Palmanova, un impareggiabile bagaglio di esperienza (per qualcuno si trattava del primo volo aereo e del battesimo in metropolitana…) e qualche riflessione. Di seguito quelle del capo delegazione oltreoceano e responsabile delle rappresentative regionali, Fabrizio Chiarvesio.
“Sul piano tecnico parla il risultato - osserva Chiarvesio - è la conferma che, innanzitutto, le scelte operate erano quelle giuste. In semifinale il Toronto Fc ed in finale il Woodbridge si sono dimostrati due ostacoli difficili da superare, ma i ragazzi e tutto lo staff hanno dimostrato di avere qualcosa in più. Anche a livello psicologico: penso alla finale, posticipata senza motivazioni di mezzora. Mentre la squadra, per esigenze tv, è stata costretta ad arrivare allo stadio due ore prima…”.
Fuori dai terreni (tutti sintetici, ndr) invece?
“Un altro successo. Al di là dell’accoglienza ricevuta da parte di tutte le comunità italiane locali, che ha rasentato livelli di commozione, il gruppo si è sempre comportato benissimo. Non è la prima volta che ci fanno i complimenti per l’educazione e questo ci inorgoglisce. Ci tengo anche a sottolineare che la squadra ha pure aderito a una manifestazione di bambini down. Un grande esempio di sensibilità".
Tra gli “ospitanti”, qualche nome va speso.
“Non certo in ordine di importanza, mi preme ringraziare Roberto Iarusci, quello che giocò nei mitici Cosmos, con Pelè, Chinaglia, Neeskens e Beckenbauer: una grande persona. Oltre a Paolo Canciani (nessuna parentela con il presidente Ermes, ndr) e Franco Stradiotto. Con il contributo altrettanto fondamentale di Fabio e Cristina Molinari, ci hanno fatto davvero sentire a casa".
Di solito la vittoria accomuna tutti, indistintamente. Ma se dovessi citare un paio di giocatori?
“Direi Cignola e Bronzin. Mentre Palmegiano e Colonna Romano, comunque entrambi del 2003, hanno davanti ampi margini di progresso.”
Sarà retorica, ma è stato il trionfo di un gruppo vero.
“Naturalmente. E oltre a mister Pisano, lasciatemi citare anche il collaboratore tecnico Tormena, Zanutel, il dottor Silverii che era all’esordio ed il massaggiatore Fiorelli. Oltre al nostro addetto stampa Simone Fornasiere ed a voi di Fruligol: avete vissuto e documentato in tempo reale la trasferta".
Abbandonare la scena da vincitori, è spesso una mossa intelligente. Che farà, dunque, Chiarvesio?
“L’impegno si presenta sempre più gravoso anche perché, ora, dovremo costruire altre due nuove selezioni (entrambe sotto età, ndr) ed altre scadenze ci attendono, a cominciare dal “Rocco” di fine agosto. Ma, se non mi…cacciano prima, ho deciso di completare il quadriennio. Sono perciò a disposizione almeno per una stagione ancora. Ricordando che, pure dalle precedenti, qualche successo è arrivato…”.
Serviranno, quindi, anche nuovi allenatori.
“Certo. Perché l’unico sicuro, al momento, è Pisano. Stiamo sondando, ma non è facile". (rozan)