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Edizione provinciale di Pordenone


SERIE D - Un rigore fa infuriare il Tamai. Luparense, arriva Neto

La squadra di Bianchini vede sfumare nel recupero una vittoria che pareva ormai conquistata. Finisce 3-3 una sfida dalle infinite emozioni

TAMAI - LUPARENSE  3-3
Gol: 2’ pt Masia, 18’ pt Moras, 25’ pt Daniel Beccaro, 3’ st Pittarello, 21’ st Pessot, 47’ st Speziale su rigore

TAMAI: Da Re****, Pertoldi**, Faresin** (1’ st Pessot**), Colombera (11’ st Pramparo), Pradebon/Chitolina, Dukic, Masia (21’ st Zupperdoni***), Trento, Smrtinik (1’ st Nezha**), Moras, Serafin* (40’ st Lubian**). In panchina: 12 Pagnucco****, 15 Mortati* , 16 Consorti**, 18 Zamuner***. Allenatore: Giuseppe Bianchini.

LUPARENSE: Burigana**, Salviato, Della Vedova**, Zane, Calgaro*** (33’ st Donadello**), Daniel Beccaro (45’ st Giacomazzi), Scapin*, Chajari* (27’ st Speziale), Scapin*, Pittarello, Venitucci, Petrilli.  In panchina: 12 Sambo, 15 Seno**, 16 Busetto, 17 Mituku, 19 Mammetti, 20 Baggio****. Allenatore: Matteo Centurioni (in panchina mr. Liberale Calzavara).

ARBITRO: Stefano Grassi sez. aia di Forlì. Assistente n° 1: Doriana Isidora Lo Calio sez. aia di Seregno. Assistente n° 2: Giuseppe Daghetta sez. aia di Lecco

NOTE - Pomeriggio soleggiato e afoso, temperatura di 28 gradi, terreno in ottime condizioni, spettatori 450 circa con presenza ospite. Molti i mister della serie D presenti in tribuna. Ammoniti: Trento, Feresin, Zane, Petrilli, Lubian e Donadello. Espulso al 37’ st Petrilli (doppio giallo)
Recupero: 2’ e 5’. Under a referto gara: *’99, **’00, ***’01, ****’’02.

Tamai di Brugnera - Un tris d’autore, graffiato da un fischietto, distratto… Il quadro multicolore del pomeriggio tamaiota prende corpo nella pennellata di Masia, il cristallino zampillo di Moras e nella frustata di capoccia di Pessot. Una vittoria pregustata dalle furie di mr. Bianchini mettendo a profitto il puntuale gol del vantaggio. Ma nei 5’ dell’extra-time, il fattaccio: Lubian in fase difensiva all’altezza del dischetto del rigore chiude il pertugio al tiro di Giacomazzi, l’ex mediano dell’Union Feltre circuito dalla difesa di casa simula il fallo, Grassi, nell’occasione coperto sulla diagonale non trova conforto nell’assistente (Draghetta) e affonda l’indice sul dischetto. Speziale rimette tutto in parità tra lo stupore e la rabbia dell’intera platea che inveisce contro l’operato del fischietto forlivese. Il Tamai incassa, ma questo è uno sgarbo duro da digerire.    
Nel prendere visione i precedenti (due), c’è un verdetto extra-large centrato dal Tamai il 15 aprile 2002: un 3-0 firmato da Poletti, Degano su rigore e Giorgini. La replica non si è fatta però attendere con lo 0-2 padovano del 2016. Sono i segnali di una partita aperta, dove il peso dei tre punti rimetterebbe ordine alla classifica.
A referto mister Bianchini è privo dello squalificato Borgobello. Il tecnico vicentino nel disporre il proprio 4-3-1-2 con Masia dietro le punte Smrtnik e Moras, ripropone al centro della difesa il solido Colombera, sulla mediana, da “metronomo” agisce il brasiliano Pradebon /Chitolina con Serafin, all’esordio, defilato sul fianco mancino e Trento nel ruolo di frangiflutti.
I “lupi” di Matteo Centurioni (il tecnico sanzionato in settimana dal G.S. segue la gara aggrappato alla rete, a stretto contatto con la panchina) fanno capolino sul manto erboso mettendo in vetrina un paio di correttivi rispetto all’undici schierato nell’intermezzo di mercoledì. Sulla mediana rientra Zane (ex Campodarsego), il sacrificato è Giacomazzi. A referto non compare Speziale, rimpiazzato da Scapin che rimpingua la schiera dei “fuori quota”. In avanti giostra il tandem Pittarello-Petrilli con Venitucci a rimorchio. La gara è affidata al romagnolo Grassi.
Sono 90’ che si accendono nello spazio di 120”: Moras palla al piede s’accentra, incrocia il cuoio per l’avanzata di Pertoldi, il terzino evita la scivolata del rientrante Scapin, indirizza la palla sulla lunetta per Masia, l’ex Levico e Sandonà spalle alla porta subisce la carica e va per le terre. Grassi annota il fallo e decreta il piazzato dai 18 metri. L’arcobaleno disegnato dal mancino tamaiota va a insaccarsi sul palo alla sinistra di Burigana, vanamente lanciato sul pallone. E’ un vantaggio che fa morale. Il Tamai, granitico e compatto nella gestione della fase del contenimento, nei 30 metri finali rischia poco, ma Colombera da ultimo uomo nel liberare i sedici metri, in un paio di occasioni s’imbatte nel dribbling poco opportuno che allarma la platea.
Il tempo scorre e la Luparense decide di incrementare i tempi dell’azione con una puntuale sequenza di aggiramenti che mettono lo scompiglio davanti alla porta di Da Re. Al 12’ la prima avvisaglia il taglio dalla destra di Petrilli, ma nel cuore dell’area non c’è compagno ad impattare il suggerimento; 2’ dopo altra folata sulla sinistra con il cross dell’ex Della Vedova che nessun compagno intercetta. E’ un Tamai che soffre e per una decina di minuti la ribalta è tutta di marca padovana. I ragazzi di Bianchini compressi nella propria metà campo, al 17’ allentano la morsa con una fiacca conclusione in rotazione di Smrtnik.
Al 18’ arriva il bis biancorosso. E’ ancora una palla inattiva a innescare il raddoppio: corner corto alla destra di Burigana, Moras riceve da Serafin, entra nei sedici metri privo della pressione avversaria, si coordina e fa partire il fendente, il pallone s’impenna e Burigana è scavalcato dalla beffarda palombella. Sotto di due reti, l’undici di Centurioni insiste, manovra con frequenze superioni, snellisce la rotazione del cuoio e al 20’ è la parte alta della traversa (esterno mancino di Venitucci) a strozzare il gesto tecnico del mezzo sinistro ospite. E’ il miglior momento dei “lupi” che conquistano campo. Nel frattempo il Tamai è costretto ad avvicendare il fantasista Masia (noie muscolari) con Zupperdoni.
Al 25’ la spinta forsennata della Luparense si materializza nei frutti sperati: piazzato dalla sinistra di Venitucci, il traversone pesca sul secondo palo l’avanzato Salviato, il terzino fa da “torre” per Beccaro-gol che sbuca nell’area di porta e dimezza il divario. Il test si rivela una contesa spumeggiante, ma la formazione friulana subito il gol padovano rilancia a singhiozzo con le accelerazioni isolate di Moras. Smrtnik, compagno di reparto, è alquanto abulico e troppo lontano nell’accompagnare i raid del compagno. Il finale di tempo porta la formazione di mr. Centurioni a presidiare la mediana di casa, ma occasioni da gol il taccuino non ne annota. Squadre al riposo dopo 2’ di recupero.

Ripresa. Mister Bianchini toglie Peresin per il dinamico Pessot e l’impalpabile Smrtnik al quale subentra il giovane corazziere Nezha. Il tecnico al baby chiede più brio, intensità nel pressing e la “gamba” nel assecondare il decentrato Moras. Ma le prime schermaglie sono fatali  al Tamai, che subisce il pareggio. 3’: punizione a cucchiaio di Venitucci per la percussione a incrociare di Pittarello, pronta la girata al volo del centravanti che passa sotto il corpo di Da Re, per nulla reattivo su un pallone per nulla irresistibile. La partita torna così sui binari dell’equilibrio, ma il Tamai perde i pezzi. In un contrasto di gioco in fase di ripiegamento è Colombera a alzare bandiera bianca (ginocchio?).
Mister Bianchini ridisegna lo scacchiere con l’ingresso del mancino Pramparo. L’ardore agonistico della Luparense è sempre vivo, ma in fase di finalizzazione i rossoblù con passare dei minuti infilano un vicolo buio. Il Tamai, sornione e ben distribuito sul tappeto verde, mostra di avere energie per arrivare lucido al 90'.
Al 21’ è un lampo sottorete di Pessot a inchiodare la Luparense per la terza volta. L’imbeccata nasce dalla bandierina, l’ennesima palla inattiva: centro di Moras e l’incornata finisce sotto la trasversale e lascia di sale Burigana. I “lupi” sono in ginocchio e tra le furie c’è lo spazio di esultare. Ma nessuno fa i conti con la fulminea ripartenza sulla destra di Serafin: il tornante guadagna a gambe levate il fondo serve al centro una palla d’oro per il piattone di Nezha che manca il tap in che vale il poker e chiuderebbe la pratica.
Nel quarto finale, movimentato dalle strategie delle due panchine, il Tamai deve stringere i denti e lo fa soprattutto sulle indecisioni in presa del giovane Da Re (quattro i palloni sfuggiti di mano). Il finale è rovente e concitato. L’azione incriminata che ha innescato il calcio di rigore del pareggio è da rivedere più volte, ma al 48’ il salvataggio (miracoloso) di piede di Burigana sulla conclusione ravvicinata, a colpo sicuro di Pessot, vale un premio doppio al giovane portiere padovano lo scorso anno al Belluno 1905.
Centurioni salva forse la panca, ma in casa Luparense è viva l’attesa per l’arrivo in settimana del nuovo rinforzo: Leonidas Neto Pereira, ex Itala San Marco, Varese e Padova.       

Flavio Cipriani

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  Scritto da La Redazione il 15/09/2019
 

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