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Edizione provinciale di Gorizia


RONCHI - Il saluto di Franti: orgoglioso di questi anni storici

Il carismatico allenatore ripercorre i cinque anni sulla panchina verde amaranto, dalla salvezza insperata alla storica vittoria del campionato: "Lascio la squadra in una categoria che le si addice di più". E sul futuro: "Sono vicino ad una squadra, non spetta a me comunicare la mia nuova destinazione ma a breve arriverà l'annuncio"

Cinque anni da record per mister Fabio Franti al comando del Ronchi. Da quando prese in mano la squadra, accettando una sfida che sembrava persa già in partenza e che invece portò ad una miracolosa salvezza, sono passati ben cinque anni. Gli anni successivi hanno riservato solo tante soddisfazioni, in particolare grazie alla vittoria del campionato di Promozione, che nessun altro era riuscito a conquistare su quella panchina. Ripercorriamo con il tecnico tutti i successi, con uno sguardo al suo futuro personale.

L'ADDIO - "Sono orgoglioso di aver fatto parte della storia di questa società. Quando mi chiamarono cinque anni fa non ero propenso ad accettare questo incarico ma decisi di valutare sentendo quello che avevano da dire. Giunto dinanzi ai quattro dirigenti invece scattò la scintilla ed accettai, centrando poi una salvezza incredibile. E' stato il punto di partenza di un percorso straordinario".

LA SALVEZZA E LA VITTORIA DEL CAMPIONATO - "Vincemmo lo scontro diretto contro il Sedegliano per due a uno proprio al mio debutto, quindi una sconfitta contro il San Luigi ed una vittoria contro il San Giovanni. Dopo la sosta ci fu un recupero lento ma costante: eravamo ultimi con un bel distacco ma riuscimmo ad arrivare allo spareggio vittorioso con la Sangiorgina. Fu un traguardo importantissimo, culminato l'anno dopo con la vittoria a sorpresa del campionato per la prima volta in settantacinque anni di storia del calcio a Ronchi. Sono orgogliosissimo di essere entrato a far parte della storia di questa squadra e di lasciarla in una categoria che più le si addice, per la società e per i tifosi che creano un bell'ambiente".

LA SOCIETA' - "Quello che mi colpì fu la voglia di crescere insieme. Mi chiesero di compiere un miracolo per salvarci ma che successivamente avremmo puntato più in alto, sia come società che come organizzazione del lavoro. Il presidente Stefano Croci è stata una persona per me importantissima ed è stato sempre al mio fianco anche nei momenti di difficoltà. Insieme a lui anche tutta la dirigenza ha sempre mostrato affetto e stima nei miei confronti. Per un allenatore trovare una situazione del genere è fondamentale, non hanno mai fatto il passo più lungo della gamba, mantenendo ogni promessa. Chiunque andrà a Ronchi sarà fortunato perchè troverà una società preparatissima che continuerà a far bene ed anche dei ragazzi che sanno bene cosa vuol dire giocare in Eccellenza".

LA SCOPERTA - "Mi sento tra i principali artefici del passaggio in Serie D di Ciro Lucheo. Iniziai ad allenarlo quando era solo un ragazzino di sedici anni: il presidente mi chiese di farlo allenare in prima squadra per capire se fosse pronto per il passaggio tra i grandi e dopo una sola settimana di allenamenti capii subito il suo valore. Con lui abbiamo intrapreso un percorso molto importante che l'ha portato in Serie D, quando punti forte su un ragazzo così giovane ti senti parte di questo successo. Sono contentissimo per lui e gli auguro tutto il bene possibile".

IL FUTURO - "In questi giorni ho incontrato varie società, intavolando alcune trattative. Sono molto vicino ad una squadra ma non è mio compito comunicare la mia nuova destinazione. Ci sono dei tempi tecnici da rispettare: li ho incontrati venerdì sera ed ora che i campionati sono stati dichiarati ufficialmente conclusi penso che l'annuncio arriverà a breve".

STOP FORZATO - "Nessuno avrebbe potuto prevedere quello che è successo. All'inizio molti sminuivano questo virus, ma io avevo capito già dall'inizio che la stagione sarebbe saltata. Quando si vive una situazione così brutta e allarmante non si può far altro che rassegnarsi, il calcio diventa secondario. Ora sembra vedersi la luce in fondo al tunnel ma tutti dovremo comportarci secondo le istruzioni per far arrivare i risultati sperati".

Friuli in Gol Giovedì- 2020-05-28
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  Scritto da La Redazione il 28/05/2020
 

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