Aleandro Fressaglia, 67 anni, è da tre anni allenatore del gruppo che compone attualmente l’Under-19 del Cavolano, capolista nel girone pordenonese del campionato juniores provinciale e reduce dallo 0-0 dell’ultima giornata contro il quotato Corva. La squadra, composta da ragazzi sotto-età nati tra il 2005 e il 2006, non era prevista nel programma della società a inizio anno ma la volontà dei giocatori è stata fondamentale, come testimoniano le parole di mister Bressaglia:

“Questo gruppo è stato creato quando questi ragazzi avevano dieci anni e hanno fatto tutta la filiera in questo club, rafforzando rapporti di amicizia, unione e di crescita calcistica. Il nostro buon rendimento è figlio anche dal fatto che questi ragazzi arrivano da due campionati regionali giocati con grande qualità. Visto che molti elementi dei nostri sono molto bravi e futuribili, spesso le società limitrofe sono venute a bussare per qualcuno dei nostri ma i ragazzi, sostenuti dalle famiglie, hanno scelto in blocco di restare, chiedendo alla società di fare il campionato juniores, che non era in programma, visto che il club voleva chiudere il percorso di crescita dopo gli allievi. È questo che rende realmente speciale il gruppo. I ragazzi hanno preso posizione, vogliono stare insieme e questo gli dà qualcosa in più”.

Per quanto riguarda il big match contro il Corva e l’andamento del campionato, Bressaglia ha le idee chiare:
“È stata una bella partita, giocata con qualità tra due squadre che volevano vincere vista l’importanza della posta in palio. Alla fine, è finita con un giusto pareggio. Non ci sono state grandissime occasioni da parte nostra, con gli avversari che hanno manovrato un po’ meglio. Il risultato come detto è però giusto, lo ribadisco. Va ricordato che noi giochiamo con tanti 2005 e 2006, dato che ci rende la squadra più giovane del campionato, a differenza del Corva che ha anche qualche fuoriquota e in generale più fisicità. Parlando del torneo, tenendo presente le partite che abbiamo giocato, ci sono due blocchi di squadre, con il gruppo di testa che vede squadre molto vicine dal punto di vista della qualità e che esprimono un calcio piacevole. Inoltre, e questo mi fa felice, ho sempre visto correttezza e educazione in campo. Sabato affrontiamo il Vivai in trasferta, una squadra di grande caratura che sa gestire la gara. Non è un modo di dire che dobbiamo vedere partita per partita perché, avendo una rosa giovane e ristretta, siamo tenuti a ragionare in questo modo. Essendo in 15-16 giocatori anche solo un infortunio potrebbe metterci in difficoltà e quindi dobbiamo vivere alla giornata”.

LE ALTRE PARTITE – Dopo l’ultimo turno, il Cavolano è rimasto primo in classifica con 16 punti ma è stato riavvicinato dal Villanova (2-1 sul Vivai, reti di Gjoka e Leoni) e, soprattutto dalla Liventina San Odorico, entrambe a meno uno. I verdeazzurri, però, hanno gioito doppiamente per il 3-1 sul Prata Calcio – Ros Shank e doppietta di Fatlid – perché, avendo una gara in meno rispetto alle altre, potranno operare il sorpasso. È una vittoria che dà morale quella del Maniago Vajont sul campo del SaroneCaneva, la prima dei gialloblù in stagione. Il 3-1 finale condanna i biancorossi all’ultimo posto, ancora a zero punti. A metà classifica, pirotecnico 3-3 tra Azzanese e Torre, mentre è stata rinviata Real Castellana-Valvasone Asm. Ha riposato, infine, il Maniago

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