SCI COPPA DEL MONDO - Paris! 22 anni dopo Ghedina
Sorpresissima sulla Saslong: su una pista sinora sempre ingrata, il gigante altoatesino sbaraglia la concorrenza, aggiudicandosi la discesa libera. E colmando un buco lungo due decenni abbondanti. “Non ho parole, mai avevo sciato cosi bene in Val Gardena”. Secondo Kilde (a 44 centesimi), terzo Bennett. Buon settimo Casse
SANTA CRISTINA VALGARDENA. Arriva dalla Val d’Ultimo il…primo della discesa libera sulla Saslong, il clou (fantastica, come sempre, la cornice di pubblico) delle tre giorni gardenese di Coppa del Mondo. Si chiama Dominik Paris, ha 34 anni, non faceva certa parte del novero dei favoriti e regala allo sci italiano - ma soprattutto a se stesso, dopo la problematica stagione passata e l'imbarazzante 55mo posto di ieri in SuperG - una giornata davvero speciale. Anche perché era dal 2001 (allora esultò Ghedina) che un azzurro non domava il ”serpente” altoatesino, restituito oggi alla sua totalità dopo la prova accorciata di giovedi. Nel 2008 fu invece Heel a primeggiare in SuperG. Sostenuto dalla moglie Kristina e dai due figli, Paris si è annesso (1'59”84 il responso cronometrico) un tracciato che non ha mai amato, scavando tra sè e il secondo, Aleksander Aamodt Kilde, 44 centesimi. Sul terzo gradino del podio è invece salito lo statunitense Bryce Bennett, re della “sprint” di giovedi e distanziato di 60 centesimi.
IL VINCITORE. Per Paris – “astemio” dal 5 marzo 2022, quando si impone a Kvitfjell - si tratta del trionfo numero 22 in carriera, 18mo in discesa. “Non ho parole per descrivere la mia emozione - ha detto “Domme”, finalmente sorridente dopo una lunga carrellata di musi lunghi - nonostante abbia commesso alcuni errori, ho cercato di mantenere una sciata fluida e pulita cosa, che mai mi era riuscita in 15 anni di gare in Val Gardena. E alla fine il crono è stato una sorpresa anche per me. La passata stagione è stata molto difficile, per cui l'obbiettivo di quella attuale era quello di partire bene. Ma che mi sia riuscita una prestazione così qui, davanti al pubblico di casa, è sensazionale. Dove l'ho vinta? Nella parte iniziale e facendo velocità nei salti, che qui sono molto lunghi. Voglio inoltre condividere il successo con tutta la squadra stiamo, andando nella giusta direzione.”
GLI ALTRI ITALIANI. Niente Flower Ceremony come l'anno scorso, ma pur sempre un buon settimo posto - a pari merito con un certo herr Odermatt e a 92 centesimi da Paris - per Mattia Casse. “Ho commesso alcuni errori nella parte alta - analizza il piemontese – ma posso ritenermi comunque soddisfatto. Pista e neve erano eccellenti: i fans, poi, hanno reso il tutto perfetto. Ora cercherò di alzare il livello a Bormio. Parigi? Uno dei più forti discesisti della storia.” Nei venti (17mo) anche Scheider, mentre Innerhofer continua a divertirsi, godendosi la vecchiaia (39 anni domani, auguri !) e stampando un discreto 21mo posto. Più indietro Alliod (33mo), Molteni (51mo), Zazzi e Bosca (rispettivamente 57mo e 58mo).
LE PROSSIME. Il Circo Bianco dei maschietti si sposta ora in Val Badia dove domani e lunedi, sulla Gran Risa, sono in programma due Giganti.
Roberto Zanitti
crediti: Pentaphoto
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