SCI COPPA DEL MONDO - Odermatt, un alieno sulla Gran Risa
Lo svizzero stravince anche il secondo Gigante in Val Badia, tenendo a debita distanza l’austriaco Schwarz (secondo) e lo sloveno Kranjec (terzo). Azzurri ancora deludenti: Borsotti nono, Della Vite 13mo, Vinatzer 21mo. Polemica di De Aliprandini (24mo), che attacca i tecnici federali. Venerdi classico appuntamento con lo slalom a Madonna di Campiglio
ALTA BADIA. C’era una volta Hirscher. Ma fate largo: adesso c’è Odermatt. Dopo i tre podi della Val Gardena, lo svizzero si aggiudica anche il secondo Gigante dell’Alta Badia (sesto trionfo consecutivo in specialità e quarto sulla Gran Risa, eguagliando Alberto Tomba) salendo a 17 bersagli in Coppa, 27 in totale. “Odi” ha dominato la prima manche, gestendo la seconda, dove ha comunque ottenuto il miglior riscontro cronometrico: alle sue spalle il carinziano Marco Schwarz, distanziato di 1”05. Conferma il terzo posto di ieri lo sloveno Zan Kranjec (a 1’22”) che precede il croato Zubcic, non cosi esaltante (anzi, troppe le incertezze) come 24 ore prima. La classifica generale di Coppa vede ora Odermatt (22 podio di fila!) al comando con 456 punti, davanti a Schwarz (364).
GLI ITALIANI. Giovanni Borsotti, classe 1990, prova a salvare l’onore degli azzurri, ma il suo nono posto (a 3”08 dal fuoriclasse elvetico) non può rappresentare certo un segnale particolarmente incoraggiante per il movimento, perchè il piemontese rimane l’unico ad aver frequentato la pattuglia dei primi 15 dalla Val d’Isere (dove, nel 2015, fu sesto) in poi. “Da troppo non entravo nella top ten e un risultato cosi ci voleva per darmi morale - sostiene “Pippo” - lascio l’Alta Badia con fiducia, nel nostro sport avere conferme è fondamentale” Tredicesimo Filippo Della Vite - ai primi punti in stagione, ma ancora al di sotto delle attese - 21mo Alex Vinatzer, già lanciato verso Campiglio. (“In gigante è importante avere costanza e, passo dopo passo, voglio essere avanti in tutte e due le discipline”). Non si sono qualificati per la seconda manche, invece, Zingerle, Franzoni e Kastlunger mentre Maurberger è uscito durante la prima.
POLEMICA. Particolarmente “affilato” Luca De Aliprandini al termine della prima discesa (conclusa al 30mo posto, l’ultimo utile per potersi presentare al cancelletto alle 13.30). “Dopo una prova negativa ho provato a voltare pagina: già la Gran Risa è dura, alla prima spigolatina mi si è spento il cervello e non credo che ci sarà una seconda manche - ha detto il trentino in diretta, spiazzando un pò tutti, ai microfoni di Rai 2 ma presentandosi poi regolarmente al cancelletto, da trentesimo e con il pettorale scarabocchiato, visto che l’originale l’aveva scaraventato in tribuna, dalla rabbia, al traguardo della manche iniziale - se poi quelli che vestono la tua giacca ti remano un po’ contro, diventa ancora più pesante...” Già in passato il “Signor Gisin” non era stato proprio tenero con la Fisi: pare che il bersaglio fosse sempre lo stesso, i tecnici in particolare. In ogni caso, urge immediato confronto.
“Ci sono stati un pò di attriti - ha aggiornato Luca – io la penso in un modo e altri in maniera diversa, ma non indietreggio. Ci sono tecnici che ti vogliono bene ed altri che vengono in pista solo per lavoro…”
LE PROSSIME. La penultima fermata del 2023 per quanto concerne i maschi sarà Madonna di Campiglio dove, venerdi 22, è in cartellone il classico slalom in notturna per l’edizione numero 70 delle 3Tre. Seguirà Bormio (28 e 29 dicembre), con una discesa libera e un SuperG.
Roberto Zanitti
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