PRIMA B - Deportivo e Basiliano non mollano, i Grigioneri resistono
Domenica senza sorprese. L'Union 91 soffre ma espugna Ragogna, cadono Serenissima e Fulgor, mentre a San Vito di Fagagna la sfida salvezza tra il Diana e l'undici di Martignoni si conclude senza reti...
La seconda metà della decima di ritorno del girone B di Prima categoria non ha provocato sorprese eclatanti. E sì che le condizioni per colpi di scena non mancavano, essendoci una sosta di un paio di settimane da digerire e il primo caldo con cui fare i conti. Il tutto condito dalle tensioni tipiche di un campionato giunto alla stretta decisiva.
Dopo i 4 anticipi di ieri, oggi l'Union 91 è venuto a capo di un Ragogna che naviga in acque di classifica tranquille: la squadra di Chiacig s'è imposta in trasferta per 2-1, trovando il gol partita nel finale grazie a Turco. Nel primo tempo era stato Pellizzari a portare in vantaggio i biancazzurri, poi raggiunti dai rossoblù di Veritti dopo la metà della ripresa.
Con questa affermazione l'Union 91 si riporta a -4 dalla capolista Manzanese e rimpolpa sempre a 4 lunghezze il margine sul Cussignacco.
Tengono viva la prospettiva play-off Deportivo e Basiliano: l'undici di Tavagnacco si è imposto per 2-0 nello scontro diretto con la Serenissima, piegata dagli acuti di Chersicola e Croatto, mentre i bianconeri hanno disinnescato 3-1 la Fulgor grazie alla doppietta di Alex Pontoni e al guizzo di Marangoni e nonostante un rigore non sfruttato. Per l'undici di Godia non è bastato il centro di Graneri per conquistare un risultato positivo.
A San Vito di Fagagna, infine, è andata in scena l'attesa sfida per la permanenza in categoria tra Diana e Grigioneri. Il match, condizionato dal terreno di gioco non ideale per costruire calcio e dal caldo, ha visto la predominanza ospite nella frazione iniziale, mentre nella ripresa sono stati gli uomini di Da Pieve ad andare vicini al gol. Ne è scaturito uno 0-0 sostanzialmente equo che, a ben vedere, è positivo solamente per la formazione di Fabio Martignoni, che sale a quota 25 e, se il campionato fosse finito oggi, sarebbe salva.
Invece tutto o quasi si giocherà, in cima come nella zona a rischio, nelle restanti 5 infuocate giornate.
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