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Edizione provinciale di Trieste


PETAGNA - Euro e lo Zarja, Euro e Andrea in Nazionale. E poi Simone...

L'allenatore dei carsolini alle prese con il buon campionato della sua squadra e con le imprese dei rampolli. Una famiglia di sportivi sereni e con i piedi per terra

Euro Petagna, allenatore dello Zarja militante in Prima C, traccia un bilancio fin qua della stagione della sua squadra: “Noi siamo moderatamente soddisfatti; gli obiettivi sono stati centrati, anche se i programmi sono partiti quest'anno (inteso come campionato, ndr) e perciò si guarda al prossimo anno. Consapevoli in ogni caso delle difficoltà di fare calcio in questi anni. Abbiamo ringiovanito la rosa e siamo ancora in corsa per i play-off a due giornate dalla fine. Il centro sportivo dello Zarja è da categorie superiori, vedremo se riusciremo a raggiungerle...(a fine anni Novanta si masticava l'Eccellenza nel sodalizio di Basovizza, ndr). Personalmente, da triestino puro, mi sono sempre trovato bene sia al Vesna sia al Breg e ora allo Zarja. Primorje e Pro Romans? Le loro qualità sono superiori a quelle delle altre squadre, avendo tra l'altro giocatori di categoria superiore e con qualcuno che ha anche militato in quarta serie. Non sempre le qualità dei singoli bastano, ma evidentemente in questa stagione sono state sufficienti per chiudere i conti. Al Primorje sono stati bravi perciò sia sul campo sia nell'organizzazione e hanno già potuto festeggiare la promozione. Complice anche il nostro pareggio a Romans. Abbiamo rimesso in piedi la partita all'ultimo momento perchè abbiamo voluto a tutti costi almeno un punto. Avevamo avuto già diverse occasioni e poi al 94' è arrivato l'1-1. Eravamo andati fuori con l'intento di conquistare l'intera posta e di fronte ci siamo trovati un avversario di qualità”.

Euro è figlio di quel Francesco a lungo bandiera in gioventù della Triestina nonché padre di Andrea e Simone (rispettivamente in forza all'Atalanta e agli Juniores nazionali della Triestina) e marito di quella Alessandra Belleli componente dello staff tecnico della Triestina Nuoto. Andrea ha esordito nella nazionale maggiore in occasione dell'ultima amichevole disputata - quella di Amsterdam contro l'Olanda -, in cui è subentrato a Eder al 24' della ripresa: “E' stata una serata bellissima per noi, considerando che negli stadi europei si respira un clima bellissimo. Non era previsto di andarci, pensavamo di guardare la partita alla televisione e invece all'ultimo Andrea ha voluto che andassimo di persona all'incontro, anche perchè inizialmente sembrava che potesse essere titolare. In famiglia stiamo vivendo tranquillamente questa avventura perchè veniamo da tante esperienze e sappiamo che si vive domenica per domenica in base ai risultati. Credo che siamo stati bravi a proteggere Andrea da critiche e invidie, oltre a fare qualche scelta importante per la sua crescita. Giocare a calcio è stata una sua scelta, ha spinto per farlo in base alla sua passione così come io presi la mia passione da mio papà quando era alla Triestina. Conoscevo il mondo del calcio e non ci vado pazzo, perciò non ho scelto per lui. L'unica richiesta, che gli abbiamo fatto, è di metterci impegno e voglia, anche perchè al giorno d'oggi ci sono mille pressioni sui ragazzi. E tra l'altro il salto dalle giovanili alle prime squadre è un gran salto, sono due realtà molto diverse e passare in prima squadra presenta mille difficoltà. L'essere in una società molto organizzata come il Milan è stato importante per Andrea, che ha vissuto come in una famiglia. E un punto di riferimento prezioso è stato e sarà sempre Filippo Galli. Andrea è entrato in contatto con allenatori come Inzaghi, Mihajlovic, Seedorf, Ventura, Allegri e Gasperini. Questi ultimi due hanno avuto un ruolo speciale perchè Allegri lo ha fatto esordire in Champions League, mentre Gasperini ha puntato su di lui in un momento di difficoltà, lasciando in panchina giocatori già affermati in serie A come Pinilla e Paloschi. Non succede spesso...E puntare sui giovani ha ripagato Gasperini, visto quanto è cresciuta e dove è arrivata l'Atalanta”.

Quanto al suo secondogenito, mister Euro sostiene: “Simone vive bene il ruolo di fratello di un giocatore di serie A, si impegna con la sua squadra e gli piace. Mia moglie ha vinto dei titoli nel nuoto ed è arrivata in nazionale quando gareggiava. Ci ha trasmesso lo spirito di vivere serenamente lo sport”.

Massimo Laudani

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 05/04/2017
 

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