Presidente dell’associazione allenatori della provincia di Gorizia e da luglio guida la prima squadra del Turriaco. Mauro Musig raccoglie l’eredità di Stefano Caiffa per centrare gli obiettivi societari e far crescere il vivaio biancoazzurro. Anch’esso, come il collega Caiffa, transitato da Ronchi con buone soddisfazioni negli juniores regionali, poi due anni al Poggio ed ora approda a due passi da casa, al Turriaco. Vince la prima sfida contro la sua ex Ronchi ieri sera a Vermegliano, un secco 5-0 ma i padroni di casa sono scesi in campo con la formazione Juniores in vista dell’imminente coppa Italia. Sentiamo cosa ne pensa di questo successo Musig:
“Posso dire bene per certi aspetti, ho provato dei nuovo giocatori anche in ruoli non propri e ciò ha dato riscontri positivi e negativi per qualcuno di essi, però era giusto provare e queste partite servono a questo oltre che a divertirsi in un bel torneo. Il tutto in vista della coppa Regione dove farò altri esperimenti in attesa di una struttura di squadra per il campionato”.  

Proprio in vista della Coppa, contro il Ronchi alcuni che dovrebbero essere titolari erano assenti o hanno giocato il secondo tempo per svolgere le visite mediche. Ci aspettiamo una squadra diversa?
“Assolutamente sì. In ogni caso la società vuole anche puntare sui giovani, sul settore giovanile che piano piano sta crescendo e da quest’anno abbiamo formato la squadra juniores e di cui alcuni giocatori dobbiamo valorizzarli. Oggi ne ho provato un paio e mi hanno dato risposte positive con buone speranze”.

Cosa manca ancora al Turriaco?
“Manca là davanti una punta, Stiamo lavorando con la società e al momento aspettiamo, sul mercato non è facile trovare attaccanti, tutti li cercano come noi d’altronde. Attendiamo l’occasione propizia fiduciosi”.

Obiettivi di questo Turriaco?
“Beh, sono sempre gli stessi ma credo siano uguali per tutti. Anche chi professa a vincere il campionato, in primis deve salvarsi. Nel calcio non c’è niente di scritto, per cui intanto occorre partire da una buona salvezza, poi tutto quello che verrà vedremo. Se ci sarà la possibilità di rimediare qualche elemento in più a dicembre sul mercato si potrà sempre rivedere gli obiettivi”.

Il suo salto dalla Terza categoria col Poggio in Prima a Turriaco come lo sta assimilando?
“Bene, interessante, anzi molto interessante, vedo i ragazzi che si applicano, seguono le mie direttive forse anche per il fatto di aver cambiato mister e probabilmente anche metodologie di lavoro. Per carità non mi invento nulla di nuovo, non pretendo questo ma sicuramente vedo i ragazzi che rispondono positivamente a quelle che sono le mie idee. E questo per me è molto importante.”

Claudio Mariani

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