UDINESE recidiva, PALERMO sul velluto
Altrochè reazione dopo la figuraccia di Parma! Bianconeri maltrattati anche dalla formazione siciliana. Di Natale segna la rete della bandiera. Protesta dei tifosi
UDINESE – PALERMO 1 - 3
RETI: 15pt Lazaar, 21pt Rigoni, 21st Chochev, 36st Di Natale
UDINESE: Karnezis, Piris (1st Perica), Danilo, Wague , Widmer, Allan, Pinzi, Guilherme (33st Aguirre), Gabriel Silva, Thereau (24st Badu), Di Natale. Allenatore: Stramaccioni.
PALERMO: Sorrentino, Vitiello, Gonzalez, Andelkovic, Rispoli. Rigoni, Jajalo (22st Bolzoni), Chochev, Lazaar, Vazquez (28st Belotti, 40st Maresca), Dybala. Allenatore: Iachini.
ARBITRO: Tommasi di Bassano del Grappa. Assistenti: La Rocca e Valeriani. Quarto uomo: Meli. Addizionali: Calvarese e Pasqua.
AMMONITI: Danilo, Guilherme, Aguirre. - NOTE: giornata soleggiata, terreno in ottime condizioni. Calci d’angolo 7 – 3 per l’Udinese. Spettatori: 9000. Recupero: 1 + 3
UDINE. Ci si aspettava una reazione. Un moto d’orgoglio. Un’ Udinese decisa e riscattare la figuraccia di Parma. E invece ecco un'altra prestazione indecente: il Palermo passa al “Friuli” (i rosanero tornano al successo dopo due mesi di digiuno) ricoprendo di ulteriori incertezze la creatura di Stramaccioni. Che, a questo punto, vede vacillare la sua posizione. Non tanto nell’immediato, ma in un’ottica di permanenza futura. Dopo una prima fase di schermaglie improvvisamente, al 15’, Lazaar esplode un sinistro da venticinque metri che si incastona nell’angolo alto, sorprendendo Karnezis. Passano sei minuti e il Palermo raddoppia. Vazquez lavora un pallone nei pressi dell’out di sinistra e serve Dybala: sul cross del talentino si avventa Rigoni, che mette in rete. Al 35’ il primo tentativo (o presunto tale) dei bianconeri: Guilherme ci prova dalla distanza, ma con esiti parecchio modesti. E mentre, a dispetto del pomeriggio prettamente primaverile, sull’Udinese continua a gravare un nebbione padano, al 44’ i rosanero sfiorano il colpo del definitivo ko. Lanciato tra le statuine della difesa di casa, Dybala ipnotizza anche Karnezis, ma la sfera interrompe la sua corsa sul palo.
Nella ripresa Stramaccioni inserisce Perica al posto di Piris, ridisegnando una difesa a quattro e lasciando le tre punte. Ma l’udinese non cambia, sempre fuori tempo e fuori partita. Al 17’ Guilherme prova a interrompere il nulla con un destro dalla distanza: alto. Poco dopo la prima, vera occasione friulana: mischia in area, palla vagante e sinistro a lato di Pinzi. Cosi, al Palermo basta alzare un attimo il ritmo per triplicare. E’ il 21’: Dybala crossa splendidamente per la testa di Chochev che non perdona Karnezis. Dopo un legno della banda Iachini (rasoterra dal limite di Lazaar che colpisce la base del palo) ecco, al 36’, la zampata di Di Natale. Un lampo nel buio di un’Udinese inguardabile. Era già successo a Cesena e Parma. Tre indizi fanno ampiamente una prova. Un’altra rivoluzione è alle porte. E Stramaccioni si allontana sempre di più.
I COMMENTI. “Gli alti e bassi della squadra mi fanno arrabbiare – osserva il tecnico bianconero – sono stati la nota dolente della nostra stagione. Esempio: a distanza di poco tempo abbiamo espresso buone gare difensive mentre, oggi, le tre reti sono nate da nostri errori.” Solo una giornata storta? “Direi di si. Abbiamo sbagliato anche le cose più facili. Dobbiamo girare pagina velocemente e lavorare. Anche per costruire in ottica futura.” Si sente in bilico ? “Nel nostro mestiere non c’è nulla di scontato. Se le cose non vanno sono il primo a riconoscerlo, ma non possiamo essere assolutamente quelli visti oggi. Non dobbiamo lasciar niente per strada e finire bene. Senza pensare di essere appagati.” I tifosi ? “Se esprimono il loro dissenso magari non fanno il nostro bene. Io, però, lo considero come un atto d’amore nei confronti della squadra.” “Sono tutti sotto esame - aggiunge Gino Pozzo – e sarà sempre il campo a dare il responso. Il giudizio di oggi? Ovviamente negativo, ma ci sono ancora otto gare. E con Milan e Inter sono sicuro che faremo bene.”
RITIRO. Giampaolo Pozzo ne ha annunciato la continuazione. “Fino al raggiungimento dei 40 punti!” ha annunciato un patron comunque sereno. Strama, invece, cade dalle nuvole. L’impressione è che, effettuato l’allenamento di martedi, si tornerà alla “prigione dorata” dell’Hotel Astoria…
PROTESTA. Già al termine del primo tempo gli Ultras hanno abbandonato la fetta di tribuna a loro assegnata. Dopo il consueto repertorio canoro, si temeva una dura contestazione post gara e, invece, almeno una volta, la falange più calda del tifo bianconero ha trovato di meglio da fare…
Roberto Zanitti