GIOVANISSIMI - Il numero 17, che c'era ma non c'era. Scherziamo?
La sfida tra San Giovanni e Fontanafredda può riservare colpi di scena paradossali. Gli ospiti l'hanno vinta 6-1, ma i giuliani hanno sollevato il caso di un ragazzo non inserito nella lista gara, che ha giocato l'ultimo spezzone di match. L'arbitro all'appello ne aveva controllato il documento senza accorgersi che non era in lista. E il giudice sportivo ha preso tempo...
Il giudice sportivo non ha validato l'esito della sfida valida per il girone C dei Giovanissimi regionali tra il San Giovanni e il Fontanafredda, riservandosi ulteriori approfondimenti. La vicenda appare paradossale. Infatti, il nodo da sciogliere riguarda il mancato inserimento nella lista di gara del Fontanafredda del giocatore con la maglia numero 17. Dietro tale mancato inserimento c'è semplicemente una dimenticanza: il ragazzo, infatti, è stato fino all'ultimo in dubbio essendo influenzato. I rossoneri preparano la lista il sabato, e la domenica mattina non l'hanno aggiornata.
Anche l'arbitro del match ha compiuto un passo falso: infatti, nel compiere l'appello e verificare tessere e rispondenza, non ha notato che sulla lista ospite c'erano solo 16 nominativi, pur avendo verificato la leggittimità di tutti e 17 i ragazzi della squadra pordenone a partecipare all'incontro.
Il match si è svolto regolarmente e ha visto la netta superiorità del Fontanafredda, che si è imposto 6-1. Nel finale, il tecnico della formazione in trasferta, già avanti di svariati gol, ha inserito anche il giovanissimo che indossava il fatidico 17.
Al termine della partita, un esponente del San Giovanni ha sollevato la questione. "Caro arbitro, ma in lista ci sono solo 16 atleti". E, ora, la patata-bollente (che bollente non dovrebbe essere) è finita nelle mani del giudice sportivo. Non sappiamo quale potrà esserne il responso; c'è semplicemente da augurarsi che non vi siano conseguenze di nessun tipo. (alma)