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Edizione provinciale di Gorizia


PRIMA C - La Gradese non parte. Cragnolin: corriamo di meno

L'inizio di campionato deludente dei mamuli ha diversi perché. Il più convincente riporta a una condizione atletica non all'altezza delle avversarie

La Gradese ancora non c'è, ancora non parte. Ogni avversaria che incrocia i tacchetti con i mamuli si fa il segno della croce: "Speriamo che Ghirardo e soci attendano ancora una partita per ritrovarsi". La sensazione, insomma, è quella che sia solo questione di tempo prima di...
Nulla è scontato, invece. Lo sa bene Marco Cragnolin, tecnico e ds di una Gradese che ha messo in cassaforte appena un punto in sei turni, subendo con il giovane Sant'Andrea una sconfitta per 3-2 non certo prevista. Cragnolin mette in fila pensieri e considerazioni: "Tanti piccoli problemini diventano un problemone. Le cose non vanno bene, non girano: la sfortuna si accanisce, è come attirata da chi è nei guai. Questa squadra è abituata a vivere un'altra situazione di classifica e, quindi, patisce. Il gruppo è stato ringiovanito, c'è bisogno di maturare. Stanno rientrando gli assenti? Ci manca Vittorio Scaramuzza in mezzo al campo. Reverdito? E' reduce dalla pubalgia, non sta ancora bene ma in questo momento c'è bisogno di tutti. Domenica abbiamo preso tre gol assurdi, tutti regalati per poca concentrazione e attenzione, vanificando così le due volte che ci siamo portati in vantaggio. Il campionato? E' tosto come sempre, e forse ancora più equilibrato degli ultimi anni. Manca la squadra materasso, a meno che... non si chiami Gradese. Giolo ancora senza gol? Incredibile, si impegna tanto, addirittura troppo: vorrei facesse una corsa in meno per la squadra e un gol in più. Fin qui ha avuto una sfortuna pazzesca. Soluzioni tattiche? Abbiamo provato a cambiare qualcosa, ma le caratteristiche sono di un certo tipo e, quindi, credo non ci sia molto da inventare...".
E allora il vero nodo qual è? Il tecnico dei mamuli non ha dubbi: "Paghiamo una condizione atletica inferiore alle altre squadre. Non è un caso se caliamo nel secondo tempo. Abbiamo svolto una preparazione a singhiozzo, dieci giorni veri di lavoro, troppo poco. E adesso recuperare è un problema perché se si forza durante la settimana si va in campo imballati".
In tutto questo, la società sta con il tecnico: "Siamo uniti e convinti che ne salteremo fuori. Ma non sarà una passeggiata. La mia panchina? Non la sento per nulla tremare, ma so bene che nel calcio non c'è nulla di sicuro".
Intanto, ad Aquileia, dopo cresce l'attesa per il derby, qualcuno sta già pensando se sia meglio cominciare a farsi il segno della croce...  (alma)


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  Scritto da La Redazione il 18/10/2016
 

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