Se hai uno come il geometra Markic là in mezzo il cantiere diventa un parco-divertimenti e anche il più umile degli operai sa che, prima o poi, avrà l'occasione per salire al proscenio. Franti lucida volentieri il proprio gioiellino: «Bè, lui è il nostro uomo in più, inutile negarlo. Quello che, con una giocata, un'invenzione, può risolverti la partita. A Faedis, punizione a parte, è stato fondamentale per i nostri equilibri a centrocampo. E per la vittoria».
Che non è stata ottenuta lungo un percorso lastricato di ciclamini: «Tutt'altro, è stata dura, anche se alla fine abbiamo subito solo due tiri in porta e in una circostanza è stato bravissimo Furios. Abbiamo incontrato un'avversaria che schierava diversi giovani, quindi molto aggressiva. E oltretutto il campo era irregolare e non agevolava certe giocate di fino.Tuttavia nel primo tempo abbiamo collezionato ben dieci calci d'angolo, li abbiamo messi subito sotto pressione giocando praticamene a una porta. Ma alla prima occasione buona l'Ol3 ci ha castigati in contropiede. Troppo sbilanciati in avanti, ma volevamo vincere a tutti i costi».
E nella ripresa gli amaranto sono passati alla cassa con i sigilli di Markic, al 80' e di Airoldi, in pieno recupero: «Ma alcune cose non le abbiamo digerite, certi atteggiamenti che si ripetono già da mesi, punizioni dubbie, rimesse laterali... Non parlo mai degli arbitri, figuriamoci dopo una vittoria, ma ho quasi la sensazione che diamo fastidio eppure siamo una squadra che non ha mai chiesto ne preteso niente. È che poi ci innervosiamo tutti».
Carrellata sui singoli: «Di Markic ho già detto. Bravi anche Gabrielli, sempre pericoloso in zona gol, e il fuoriquota Veneziano che cresce di partita in partita. Dell'Ol3 mi è piaciuto Calligaris, anche se Dallan l'ha limitato molto e Rosero che in attacco è sempre fastidioso. Certo che le assenze di Lo Manto e sopratutto Pentima, che considero uno dei migliori centrocampisti del campionato, hanno pesato parecchio».
Le sorprese della giornata? «Direi che non mi aspettavo la sconfitta del Valnatisone, anche se il Trieste Calcio, sopratutto in casa, è un gran brutto cliente per tutti. Gioca costantemente con quattro-cinque fuoriquota e credo che se, nei prossimi anni, manterrà gli stessi giovani come Paliaga, con qualche innesto importante, potrà diventare la squadra rivelazione. E non dimentichiamoci di gente come Palkic e Gajcanin che formano una catena centrale fortissima».
La Pro Gorizia è avvisata.

Fabrizio Tomadini

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