DON BOSCO - Una storica doppietta nelle società pure
I titoli regionali vinti dagli Allievi e dai Giovanissimi testimoniano che ha pagato la scelta di concentrarsi a livello giovanile, sacrificando la prima squadra
“Una grande gioia”: così Guglielmo La Scala, responsabile del movimento giovanile del Don Bosco Pordenone commenta così la splendida doppietta conquistata dai suoi ragazzi nelle finali regionali Allievi e Giovanissimi riservate alle società pure. Il 2 giugno a Flambro i più piccoli hanno centrato l’obiettivo superando in finale il Deportivo Junior per 2-0, mentre il giorno successivo a Begliano la compagine maggiore ha sbaragliato la concorrenza superando prima l’Aris San Polo in semifinale per 4-1 e il Deportivo Junior in finale per 3-1. “Una doppietta storica per noi – aggiunge La Scala - alla quale va aggiunto il secondo posto nella classifica disciplina con gli Allievi e la finale provinciale persa contro il Fiume Veneto in campionato. Traguardi di grandi rilievo per la nostra piccola realtà, passata attraverso la decisione di privarsi della prima squadra e di dedicarci esclusivamente ai giovani. Abbiamo un ottima base e dei numeri importanti e la crescita esponenziale dei risultati ci invoglia a proseguire sulla strada intrapresa. Resta il rammarico di non poter dare seguito alla filiera con la juniores, in quanto il regolamento non lo concede, costringendoci ad indirizzare i nostri ragazzi che escono dalla categoria Allievi verso il Torre, società con cui collaboriamo. Tendenzialmente per consentire al gruppo di proseguire il periodo di crescita in maniera compatta”.
Quali sono i segreti del vostro successo?
“Lavoro e uomini giusti al posto giusto. Al fianco di Walter Manzon (Allievi) e Tiziano Dalpiaz (Giovanissimi) abbiamo costruito uno staff molto competente con Carlo Bullare (preparatore portieri) e Maurizio Gargani (preparatore atletico) e Fulvio Zorzetto (secondo negli Allievi). La loro esperienza e la passione dei ragazzi ha permesso di raggiungere ottimi standard di lavoro e i frutti si sono visti sul campo”.
C’e’ qualche ragazzo futuribile per arrivare in alto?
“Faccio un nome, ma potrei fare altri. Alberto Cattaneo, classe 2002, è uno con grandi dote tecniche e fisiche, su cui hanno posato gli occhi già molti club importanti. E’ un difensore completo, che ama spingersi in fase offensiva e unisce una grande elevazione con la dinamite nei piedi”.
Gianpaolo Leonardi