Non è un caso, naturalmente. Non è un caso che il Fiumicello abbia ripreso la sua corsa verso l'alto nel girone D della Seconda categoria da quando la formazione gialloverde ha accolto a braccia aperte e schierato quel portendo che risponde al nome Lorenzo Sellan. Sì, proprio lui, uno dei grandi del calcio regionale, l'imperiale Lorenzo, classe 1973, che nonostante 44 primavere è in grado di dar la paga a ragazzi con la metà dei suoi anni e un ventesimo della sua esperienza, mentalità e umiltà. Del resto, Sellan nei dilettanti c'è rimasto solo per uno sbaglio e per coincidenze mancate: aveva tutte le qualità per disputare una buona carriera da professionista quel terzino sinistro supersonico che, con l'andare avanti delle stagioni, si è trasformato - una volta che la corsa e il dinamismo scemavano - in centrale difensivo e regista arretrato sempre di grande spessore. 
Ora, Lorenzo, trasferitosi in zona, ha affidato i figli al settore giovanile del Fiumicello, svolgendo qualche allenamento con i gialloverdi. Il passo successivo è stato quello di chiedergli una consulenza nelle vesti di tecnico della fase difensiva, perché la squadra stava evidenziando proprio dei problemi in fase arretrata, sfruttati ad esempio da Staranzano, Breg e Opicina, che in tre gare avevano rifilato ai friulani ben 13 gol. Da lì a tesserare il mammasantissima non c'è voluto molto: Sellan, coinvolto dal nuovo ambiente, ha risposto al richiamo della foresta, foresta calcistica, lui che nelle scorse settimane si è mantenuto in condizione giocando con gli Amatori del Medea, nuova e fantasmagorica realtà del calcio Collinare. 
Ora, l'impatto di Lorenzo sulla squadra guidata con capacità da Alessandro Radolli e sul campionato è stato subito importante: con lui a governare la retroguardia i gialloverdì hanno morso la Romana 2-0 e si sono ripetuti ieri contro l'Audax, domando gli agguerriti goriziani 2-1. E parliamo di due formazioni da quartieri nobili.
Il ds del Fiumicello, Gabriele Puntin, che con Sellan ha disputato un campionato ai tempi del Gonars nel 2007, e quindi lo conosce bene, sottolinea: "Parliamo di uno dei migliori giocatori espressi dal nostro movimento, e vederlo mettersi a disposizione e cercare di aiutare i nostri giovani con umiltà e dedizione indubbiamente colpisce. Lorenzo è un vero e proprio esempio per chi vuole fare calcio, con la vita sana che conduce, per come si tiene e affronta gli impegni agonistici. Ho detto ai nostri ragazzi che quella di giocare accanto a lui è per loro un'occasione unica e irripetibile: cerchino di imparare da Lorenzo tutto quello che possono". 
Attenzione, quindi, al Fiumicello, e chissà che nel girone di ritorno non si possa assistere alla sfida del secolo, quella tra l'imperatore Sellan e il re del gol Godeas. Se in Seconda categoria e non in serie A è in fondo, arrivati a questo punto, un dettaglio trascurabile.

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