Una salvezza conquistata all'ultima giornata grazie all'1 a 0 col Bologna, tre allenatori cambiati e alti e bassi continui. È stata una stagione complicata quella dei friulani, iniziata con Del Neri in panchina, proseguita con Oddo e terminata con Tudor, bravo a subentrare all'ex terzino di Lazio e Milan e a mantenere la squadra in Serie A con prestazioni incoraggianti nelle ultime partite. Si riparte da qui, da un gioco che inizia a mostrare progressi e dalla voglia di porre la basi per un campionato 2018/19 che dovrà regalare maggiori soddisfazioni ai tifosi bianconeri.

È stato proprio uno dei giocatori più discussi della stagione a regalare la salvezza matematica all'Udinese, quel Fofana che dopo un 2016/17 spettacolare aveva mostrato segni preoccupanti di involuzione. Sua la rete decisiva al Bologna che ha dato ai friulani la certezza di mantenere la categoria e la possibilità di programmare il venticinquesimo campionato consecutivo in Serie A.
Quella dei bianconeri è stata un'annata sull'ottovolante. Dopo un avvio incerto con Del Neri, confermato dopo una stagione incoraggiante, è arrivato Oddo. L'ex allenatore del Pescara e campione del mondo 2006 era partito benissimo con una serie di risultati positivi che avevano portato la squadra a ridosso della zona Europa League prima di incappare in una serie di 11 sconfitte che gli sono costate la panchina. Da qui altro cambio di guida tecnica con Tudor, bravo a mantenere la barra dritta e a conquistare i punti necessari a una salvezza che a un certo punto non era per niente scontata.
Si ricomincia proprio da qui, dai progressi emersi nel gioco e nel carattere delle ultime quattro giornate per programmare la prossima stagione. La società bianconera, superata la grande paura, deve resettare tutto e ripartire con un nuovo progetto con basi tecniche solide e con meno alti e bassi.
Proprio per questo motivo il candidato alla guida tecnica potrebbe essere ancora Igor Tudor. Reduce dalla non positiva esperienza in panchina con il Galatasaray, l'ex difensore della Juventus ha restituito ai propri giocatori la tranquillità persa con Oddo, trasmettendo una buona parte di quel carattere che lo caratterizzava negli anni da giocatore.
Poche le note liete a livello di giocatori. Il top player è stato Kevin Lasagna, capocannoniere di squadra con 12 reti e primo per media voto con 6.16, che nonostante i due infortuni ha dimostrato di essere un ottimo attaccante per la serie A. Ottima la stagione dei due migliori centrocampisti in rosa: Jankto ha mantenuto gli standard di rendimento della stagione precedente e si è confermato come uno dei mediani emergenti del campionato. Barak è esploso e ha dimostrato di avere quelle caratteristiche tecniche e fisiche per sfondare nel nostro calcio.
Intanto si inizia già a parlare di mercato. Il primo che potrebbe lasciare Udine è proprio Lasagna, nel mirino di Bologna, Torino e di altri club di prima fascia. Viste le voci insistenti sull'attaccante classe '92, la dirigenza ha iniziato a muoversi per cercare un sostituto: il nome individuato è quello di Ignacio Pussetto, ala destra dell’Huracàn autore di 7 gol e 6 assist in stagione.
In difesa si cercano nuovi talenti. Il nome nuovo emerso in queste ore è quello di Nicholas Opoku, centrale del Club Africain dallo scorso anno nel giro della Nazionale del Ghana.
Sul fronte cessioni occhio alle situazioni di Jankto e Barak. Il primo era stato a un passo dal Milan nelle ultime due sessioni di mercato e quest'estate potrebbe partire in direzione Milano rossonera. Il secondo è finito nel mirino degli osservatori della Lazio in cerca di un sostituto del probabile partente Milinkovic Savic. Due probabili cessioni che potrebbero lasciare spazio ai prospetti migliori già in rosa: il difensore brasiliano Samir e il centrocampista svedese Ingelsson.

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