INTERVISTE/2 - Acampora: "Che errore... Ma che assist!"
L’attaccante, a segno in Liguria e oggi suggeritore doc. Dopo uno “sgorbio” sotto porta. “Sul pallone con il piede sbagliato. Per fortuna ho resettato subito! Troppo molli all'inizio, ma ci siamo ricompattati” L’umiltà di capitan Mattielig, che salterà la prima finale per squalifica. “Sono cosi, non tiro mai indietro il piede. La mia? Una partita normale: il vecchio deve dare il buon esempio”
Un uomo decisivo se ce n’ è uno, in questa doppia sfida tra Lumignacco e Imperia: Totò Acampora. Sua la rete del blitz d’andata, suo l’assist illuminante pro Cucciardi, suo anche il clamoroso errore precedente alla zampata del numero 11 che ha deciso la sfida…
“E’ stato proprio un brutto colpo – ammette l’attaccante rossoblu – perchè sono andato sul pallone con il piede sbagliato. Un vero peccato, potevo fare gol prima, ma l’importante è stata la reazione: ho fatto l’assist per Cucciardi e ci è andata bene lo stesso”.
Soprattutto perchè è successo tutto in pochi istanti. “Saranno stati due giri di lancette.. Ho resettato, messo la testa a posto: mi è andata bene”.
L’Imperia pareva ingiocabile. “Ma noi eravamo consapevoli di essere forti già da inizio anno. Anche se, per vari motivi, non siamo arrivato prima del Chions. In questi play – off, però, nei 180’ abbiamo dimostrato di poterci stare”.
Le ragioni del gol subito? “Siamo partiti molli: ci hanno raggiunti e, a quel punto, sapevamo di dover ricominciare da capo. Ci siamo ricompattati, non abbiamo mollato e, sapendo che ci sarebbe bastata una rete soltanto, ce l’abbiamo fatta”.
Ora, come dice quel famoso slogan: “fino alla fine” ?
“Non sono juventino, ma va bene lo stesso!”.
Piovono elogi, ma Daniele Mattielig li...schiva.
“Ho disputato una gara normale perché, comunque, il… vecchio deve dare il buon esempio – esordisce il capitano del Lumignacco - abbiamo fatto la prestazione utile a raggiungere l’obbiettivo. E stata dura e lo sapevamo: l’Imperia è venuto qui per rovesciare la situazione. Ma ha trovato un’avversaria importante che non ha mollato mai”.
Nonostante la partenza ad handicap.
“Siamo… giovani, certi errori si possono concedere. Quello che conta è la reazione di un grande gruppo: che vuole raggiungere l’obbiettivo. Per Lumignacco e per la provincia (e non importa se è stata abolita, ndr) di Udine che, da anni, non può vantare una squadra in serie D…Il prossimo avversario ? Chi viene, viene”
L’andata della finale, però, la guarderai dalla tribuna.
“Mi spiace, ma sono un giocatore che non tira mai indietro il piede e, con due gialli, sei fuori. Sono fatto cosi. In ogni caso, di gente valida ne abbiamo in tutti i reparti: faremo il massimo. E’ da luglio che stiamo lavorando per questo traguardo: bisogna andare fino in fondo”.
La punizione?
“Io non le batto mai, ma in quel momento era il caso di provare. Ho beccato la parte superiore della traversa, peccato. Ma l’importante era che uno di noi facesse gol. Per vincere”.
A 38 anni suonati e comunque ben portati, il tuo futuro è ancora in campo ?
“Non lo so ancora. C’è il lavoro, ci sono due figli, faccio fatica. Parlerò con calma con la società. Ma intanto arriviamo in serie D...” (rozan)
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