REG. C - Ism sottotono, il Trieste Calcio vola
Il posticipo vinto dai biancorossi che chiudono il match nel primo tempo. Doppietta di Madrusan, le altre reti di: Cattaruzza, Media e Abdulai
Riccardo Maschietto (allenatore dell'I.S.M. Gradisca): “Abbiamo perso e rientra nella normalità del perdere o del vincere le partite. Noi un po' sottotono e Trieste Calcio bene. All'inizio ci mancava qualcuno perchè impegnato con la scuola e infatti è entrato più tardi. Avevo allora dentro tre allievi, che si sono fatti tutta la loro partita di domenica. Nel primo tempo abbiamo preso due gol – i primi due – molto belli e non potevamo farci niente, poi il terzo su rigore che non c'era e quindi sul quarto abbiamo sbagliato noi. Nella ripresa abbiamo fatto appunto i cambi ed è entrato chi è arrivato in corsa. Siamo andari meglio, abbiamo trovato il gol con Ciani e abbiamo avuto quattro occasioni, due con Ciani, una con Vescovi e una con Ermarcora. Se le avessimo fatte tutte, avremmo vinto....E invece abbiamo preso il quinto in netto fuorigioco. In ogni caso Trieste Calcio bravo e noi abbiamo commesso degli errori, anche perchè non mi hanno ascoltato su certe cose. Ma sono ragazzi e devono crescere, passando anche attraverso gli errori. Purtroppo non abbiamo continuità, chi è aggregato alla prima squadra, si allena là e non con noi. Ripeto che siamo un cantiere aperto e potremo migliorare da gennaio”.
Luciano Bosdachin (allenatore del Trieste Calcio): “E' andata come doveva andare una volta visto l'andamento della partita, ma alla vigilia temevo molto la presenza di fuoriquota della loro prima squadra e invece non ne avevano. Primo tempo 4-0 e non abbiamo concesso nulla, anzi abbiamo dilagato. Nella ripresa invece tutti volevano segnare e abbiamo avuto un calo, tanto da prendere il 4-1. Poi abbiamo fatto il quinto con il centrale difensivo Cattaruzza ed è finita. Gli altri gol li hanno fatti nell'ordine Media, Abdulai e due Madrusan, il primo su rigore. Abbiamo preso tanti gialli, l'arbitraggio è stato buono per quanto fiscale. Non mi piace la fiscalità, ma neanche l'arbitraggio all'inglese”.
Massimo Laudani