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Edizione provinciale di Pordenone


AIAC PN - Giavon: corso concluso in presenza, traguardo non scontato

Il Presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio di Pordenone soddisfatto dei risultati ottenuti: “Le adesioni non sono state delle più numerose ma tutti i 24 corsisti hanno ottenuto l’abilitazione grazie al loro impegno ed alla grande disponibilità messa a nostra disposizione”

Grande soddisfazione per il completamento dell’ultimo corso per allenatori dilettanti organizzato dall’AIAC di Pordenone, con la collaborazione di United Porcia, Gruppo Sportivo Vallenoncello e Fontanafredda che hanno messo a disposizione location o calciatori per la perfetta riuscita dell’iniziativa. I ventiquattro corsisti hanno ottenuto correttamente l’abilitazione, dimostrando grande impegno, solerzia e buona volontà, come ci spiega il presidente AIAC di Pordenone, Alessandro Giavon: “Abbiamo cominciato a settembre quando la situazione era più controllabile e siamo stati bravi a completare tutto a dicembre in presenza, conciliando il corso con le nuove restrizioni che intanto erano state introdotte. Per la perfetta riuscita di tutto ciò devo ringraziare il Consiglio, dal primo all’ultimo dei componenti, che sono stati bravi ad organizzare tutto e la società Sporting Porcia che ci ha dato la possibilità di usufruire dei propri impianti ed aule, il Gruppo Sportivo Vallenoncello che ci ha concesso la palestra per le lezioni di calcio a 5 e la società del Fontanafredda che ci ha “prestato” due portieri del settore giovanile per poter svolgere le prove in campo delle lezioni sui portieri. Al corso hanno preso parte 24 corsisti, il numero chiuso era di 40 ma non ci sono state tante adesioni, crediamo per il periodo difficile con cui dobbiamo convivere. Li ho trovati motivati e con il passare delle lezioni sono molto migliorati grazie al loro impegno, questo è stato infatti riconosciuto da tutti i docenti, notizia di qualche giorno fa l’abilitazione del corso al gran completo che è sempre una grande soddisfazione. Ringrazio anche loro che si sono resi disponibili in questo periodo complicato, creando un’ottima atmosfera e sono contento che abbiano ottenuto l’abilitazione”.

Come si stanno evolvendo i corsi per gli allenatori rispetto a qualche anno fa?
“Con la tecnologia che non smette di fermarsi, si ha la possibilità di trovare tantissime esercitazioni online. Quello che resta difficile per qualsiasi allenatore è il far comprendere ai propri calciatori i concetti e le proprie idee di calcio. La capacità di un allenatore di coinvolgere il gruppo, di dare una propria filosofia di calcio e raggiungere gli obiettivi, resta la competenza che fa la differenza e questo non si può allenare più di tanto, bisogna averlo nel sangue. Noi cerchiamo di mettere insieme una serie di fattori che facciano esprimere al meglio gli allenatori, ma a questo si deve aggiungere il lavoro delle società d’appartenenza”.

Divertirsi allenandosi, qual è il segreto?
“Siamo nei dilettanti ed il calcio deve restare una passione che condividiamo con altre persone. Quello che ci deve portare avanti è il divertimento, in un certo contesto in cui si richiede comunque impegno ed applicazione. Non bisogna comunque dimenticare che il calcio è un gioco e non va interpretato in modo spiacevole. Per me la ricetta giusta è di andare al campo con il sorriso e di vivere il calcio in maniera consona alla nostra realtà”.

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  Scritto da La Redazione il 28/01/2022
 

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