IL PERSONAGGIO - Della Negra: vorrei finire la stagione, ma sarà dura
Il tecnico (da 11 stagioni) del Futsal Udinese: “Maniago legittimamente primo. Però ci sarebbero ancora tre partite e, da sportivo, mi piacerebbe giocarle. Poi non sappiamo che cosa accadrà, soprattutto il prossimo anno…”
L’ultimo week end, il terzo consecutivo consumato agli “arresti domiciliari”, avrebbe dovuto proclamare la reginetta della serie C regionale di calcio a 5 destinata a succedere all’Udine City, vincitrice del torneo 2018/2019. Ma tutto è ovviamente congelato. Sempre tre le formazioni coinvolte nella lotta per il titolo: Maniago (punti 31), Fustal Udinese (30), Manzano (29). Decisamente favoriti i ragazzi di Polo Grava: con il torneo stoppato - per i noti, tristi motivi - il 4 marzo scorso, Zaami e soci avrebbero infatti tutte le quattro gare da disputare contro le tre delle contendenti (entrambe attese da un turno di riposo). Ma davvero si tornerà in campo?
“Quattro giornate non sono tante ed il tempo per terminare il campionato ci sarebbe - commenta il tecnico del Futsal Udinese, Luca Della Negra, da 11 anni sulla panca cittadina - e spero di poterlo concludere. Il Maniago è legittimamente primo e sta meritando la vittoria, ma avrebbe ancora tre sfide non semplici da affrontare…”.
E giusto parlare di calcio e di sport, in questi momenti?
“Da sportivo di lunga data mi piacerebbe tanto tornare presto in palestra ma, prima di tutto, è doveroso rendersi conto della grave emergenza. Poi ci atterremo a tutte le decisioni che, prima o poi, saranno adottate dagli organi preposti. Certo, se il picco è davvero previsto per metà aprile, sarà dura…”.
Da cittadino, come vivi l’emergenza?
“Fortunatamente ho un’attività lavorativa che non ha risentito della situazione. Per svolgere la quale adotto le precauzioni consigliate: mascherina e distanza di sicurezza. Frequento il Veneto orientale, dove il virus ha “picchiato” parecchio, ma vedo che c’è consapevolezza del momento. Certo mi mancano la piccole abitudini, come l’aperitivo del sabato con gli amici: ma prima o poi speriamo di ritrovare un pizzico di normalità".
In che modo si tiene in forma la tua squadra?
“Abbiamo come tutti un gruppo WhatsApp allo scopo di mantenere i contatti: ognuno dovrebbe svolgere qualcosa all’interno della propria abitazione. Chiaramente non è la stessa cosa che lavorare in maniera normale e non è che io eserciti un controllo cosi…assiduo. Posso solo dire che il più in condizione è il più “vecchio”, Lucio Scuor: si allena ogni giorno con regolarità. Sta pure provando a migliorare la sua tecnica individuale palleggiando con la…carta igienica. Come da mio suggerimento a tutti i ragazzi".
Che finisca o meno l’attuale campionato, un altro problema sarà la ripartenza.
“Magari avremo anche a che fare con qualcuno che ci marcerà. Però, con quale coraggio andremo a chiedere soldi e sostegno alle ditte costrette alla cassa integrazione e colpite da una crisi praticamente certa? Non saranno bei momenti…”.