Fiere avversarie negli ultimi campionati di serie C, almeno sino al 2019, Udine City e Fustal Udinese animano la loro pre season sfidandosi al Palacus, la “cuccia” di entrambe. Com’era prevedibile, di amichevole la gara ha davvero poco ma quello che più conta è che, sul piano comportamentale e disciplinare, gli attori mai hanno scavalcato i limiti di un sano agonismo. E’ terminata 3-3, con la formazione di Della Negra in doppio vantaggio sino all’ultimo minuto (si sono giocati tre tempi da 20’, sia pure non effettivi) quando, due zampate di un City fisicamente dominante, hanno rimesso lo score - ma soltanto quello - in equilibrio. Perché l’impressione migliore l’ha destata l’Udinese Futsal apparsa, al momento, decisamente più squadra.

Dopo una prima frazione terminata a reti immacolate, nella seconda uno spunto di Monsalve inaugurava il tabellino. Un libero fallito da Turolo (“Non li calcerò più”, ha promesso il mancino manzanese, già in passato non troppo affidabile in questo ”fondamentale”) faceva comunque da apripista al pareggio di Ianesi, servito da un assist di Barile. Assorbito un palo dello stesso Turolo, il Futsal tornava avanti con Zanuttini, abile a capitalizzare un errore avversario. E quando, in avvio ripresa, Duricic - altro colpo di mercato di una delle favorite per la vittoria della prossima serie C - firmava il 3-1, la vittoria di mister Della Negra sul collega/amico Pittini sembrava finalmente cosa fatta. Ma al tramonto c’era ancora spazio per un libero ed un rigore pro City: entrambi trasformati da capitan Della Bianca per il definitivo 3 -3.

“Già a Jesolo, nonostante la vittoria finale, ero rimasto un pochino perplesso - osserva Tita Pittini - manca ancora quasi un mese, d’accordo, ma la squadra non è pronta. Siamo quasi gli stessi: dobbiamo ritrovare subito la retta via, dimenticando quando fatto la stagione scorsa.” “Io, invece, sono molto soddisfatto - recita Della Negra - abbiamo dimostrato di avere sia gamba che identità anche se, nel finale, com’ era prevedibile, siamo calati. Ma la buonissima prestazione, quella rimane.”

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