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Edizione provinciale di Udine


IL PERSONAGGIO - Guidolin: se segno, esulto

Il 40enne pivot della Gifema Luparense, alle soglie dei 600 gol in carriera, ritorna sul luogo del…delitto: domani, infatti, sfida l’Udine City. Club che, la scorsa stagione, realizzando 11 reti, contribuì ad allontanare dalla zona calda. “Tre mesi bellissimi e quell’esordio contro il Palmanova…Ma adesso devo pensare al salvezza della mia squadra”

Segna sempre lui, Diegol. Nel dialetto veneto del calcio a 5, infatti, il cognome Guidolin ha regolarmente (diciamo dal lontano 2005) fatto rima con il momento “orgasmico” del futsal. Perché questo 40enne “vagabondo” (in senso buono), originario di Asolo, ha esultato già 586 volte, gioie incontenibili di una carriera senza fine. Undici le ha condivise con l’Udine City dove, la stagione passata, ha trascorso tre mesi intensi, contribuendo a togliere la formazione di Tita Pittini dal fango del fondoclassifica.

“Era la mia prima esperienza fuori dai confini del Veneto - ricorda il “Guido” che domani, da capitano della Gifema Luparense, sarà alPalacus” per sfidare Agrizzi e soci - e sono stati tre mesi magari problematici ma belli, durante i quali ho conosciuto ottimi giocatori e  brave persone. Dal canto mio spero di aver fatto e lasciato qualcosa di buono.”

Il momento top da ricordare?
“Tra i tanti credo proprio l’esordio, il derby con il Palmanova. Vincemmo e realizzai una doppietta".

Stupito dall’attuale secondo posto in classifica dei tuoi ex compagni?
“Per niente. La squadra era già valida, composta da elementi di livello. Poi sono stati effettuati un paio di innesti ad hoc: no, nessuna sorpresa".

Raccontaci della Gifema. Sette punti in sei gare disputate: siete in linea con le aspettative?
“Direi di si. Al momento, nel bilancio tra punti persi e guadagnati, il bicchiere è mezzo pieno. Vogliamo salvarci prima possibile per evitare di soffrire e poi divertici un po’: consapevoli che indossare questa maglia, soprattutto per il suo passato, è un privilegio".

Che campionato è, il girone C della serie B?
“Quest’anno non ci sono squadre materasso come il Maniago dello scorso anno. L’equilibrio è notevole e pure il Giorgione, nonostante sia ancora inchiodato a quota zero, ha perso diverse gare per una rete soltanto. Nessuna sfida è scontata".

Guidolin otto bersagli, Cocchetto cinque. E la Gifema, in totale, 14. Bloccati voi, vita facile per l’Udine City…
“La cifre dicono questo, ma siamo una formazione vera, compatta. Essendo abbastanza nuova, deve lavorare ancora tanto per esprimere tutti i suoi valori e, però, può dare fastidio…”.

Nel City brilleranno le assenze dei “brontoloni” Turolo e Pittini…
“La defezione di Nils non mi spiace: è uno con la testa un pò strana ma che, in questa categoria, può fare la differenza. Quanto a Tita, beh, credo che anche dalla tribuna la sua voce si sentirà in maniera piuttosto nitida…".

E se segna Guidolin? Cosa dobbiamo aspettarci?
“Un’ esultanza. Ho giocato in tantissime squadre: se  rinunciassi, con tutte le reti segnate e le tante maglie indossate, non dovrei festeggiare mai… Per me, non gioire dopo un gol, è pura ipocrisia".

Obiettivo 600, quindi?
“Mi auguro anche di più! Al primo posto, però, c’è la salvezza della Gifema: sia il mio impegno di capitano che le soddisfazioni personali sono finalizzate al raggiungimento di quell’obbiettivo".

Ma Diego Guidolin intravede il capolinea della carriera?
“Non ancora. Sino a che il fisico reggerà, non vi libererete di me.” (r.z.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 26/11/2021
 

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